Il lavoro non si tocca! Scioperi in 100 aziende del Torinese
Appello al Governo Draghi e a Confindustria
Il lavoro non si tocca! Scioperi in 100 aziende del Torinese.
Il lavoro non si tocca
Al motto "Il lavoro non si tocca!" si sono svolti gli scioperi in 100 aziende del Torinese. La Fiom-Cgil di Torino rende noto che con gli scioperi di ieri, 30 luglio, si conclude la mobilitazione nazionale unitaria di Fim - Fiom - Uilm contro i licenziamenti e le delocalizzazioni che ha registrato ovunque un’alta adesione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nell’area torinese hanno aderito all’iniziativa circa 100 aziende metalmeccaniche coinvolgendo nelle assemblee e negli scioperi oltre 27.000 lavoratrici e lavoratori.
Tante le aziende anche in Canavese
Le principali aziende che hanno scioperato sono: ITT Vauda, Comau, Sipal, Dayco Ivrea, Elbi, Sicme Orange, Mirafiori Meccanica, Icsa, Denso, Sata, Perardi & Gressino, Siderforge Rossi, Webasto, Sogefi, Marelli, Stat, Sesia Fucine, Cln, Bitron, Pedal, Trico, Finder, Sotras, Collins Aerospace, Tenneco, Ethosenergy, Fpt Industrial, Fpt Enti centrali, Iveco, U-Shin, Corona, Morello, Leonardo Caselle, Avio Borgaretto, Mirafiori Carrozzeria, Mirafiori Presse, Mirafiori Enti Centrali, Maserati, Lear, Dana Graziano, Fucine Rostagno, Automotive Lighting, Schindler, 2-A, Corona, Fomt, Lucco, Fpt Enti Centrali, Iveco, Cln, Ibs, Valeo Service, Valeo Isc, U-Shin, Sirena, Bitron, Fontana Sodecia, Ma Chivasso, Baomarc, Del Grosso, Magna Olsa, Italdesign, T-erre, Saet, Bollhoff, Hot Roll Busano, Manifattura Volpiano, Endurance Lombardore, Pcma San Benigno, Exe-gesi, Idrosapiens.
Il commento del segretario
Edi Lazzi Segretario generale Fiom Cgil Torino dichiara: “Nelle ultime due settimane, insieme ai lavoratori di molte centinaia di aziende in Italia, hanno aderito all’iniziativa di
sciopero le lavoratrici e i lavoratori di quasi 100 aziende metalmeccaniche del torinese, con un’ampia partecipazione alle assemblee e agli scioperi, per ricordare al Governo e a
Confindustria che servono rapidamente una riforma degli ammortizzatori sociali condivisa e interventi concreti contro i licenziamenti e le delocalizzazioni. A Torino in particolare serve un’idea di sviluppo e un piano di investimenti capace di consolidare ed estendere prima di tutto le produzioni collegate all’automotive, a cui affiancare attività di ricerca e sviluppo delle tecnologie eco-compatibili ”.