Il Malgrà colorato di rosa per la 15esima tappa del Giro d'Italia
Rivarolo fra le 38 città della "Grande bellezza".
Il Malgrà colorato di rosa per la 15esima tappa del Giro d'Italia: lo storico castello scelto come simbolo della Tappa del Canavese in programma il 22 maggio. Il gruppo organizzatore è al lavoro per preparare l'evento e coinvolgere tutto il territorio.
Il Malgrà colorato di rosa
È partito ufficialmente il conto alla rovescia per l'inizio del 105° Giro d'Italia e, soprattutto, per la 15a tappa del 22 maggio, la Rivarolo Canavese-Cogne, già ribattezzata la Tappa del Canavese. Alle 18 di mercoledì, in contemporanea con tutte le città che ospitano la partenza o l'arrivo delle 21 tappe dell'edizione 2022, un monumento rivarolese si è “acceso” di rosa: la scelta è naturalmente caduta sul Castello Malgrà, fra i simboli della comunità e dell'intero territorio.
Un ideale serpentone rosa che unisce Budapest, partenza oltreconfine del Giro il 6 maggio, a Verona, alla cui celebre Arena il 29 maggio approderà l'ultima tappa. E proprio Verona, con l'Arena illuminata di rosa, si è guadagnata l'apertura di pagina sulla Gazzetta dello Sport di ieri, mentre in queste ore RCS Sport ha diffuso un comunicato con le immagini di tutte le 38 località. «Non potevamo certo competere con la meravigliosa Verona»: a Rivarolo l'hanno presa sportivamente, anche perché qui non si trattava di vincere una gara ma di apporre la propria firma, da protagonisti, a suggello di una delle manifestazioni sportive più belle e amate dagli Italiani.
La cerimonia
Insomma, l'entusiasmo è alle stelle e la cerimonia con la quale ieri sera il sindaco Alberto Rostagno ha acceso i riflettori rosa sul Castello Malgrà ne è stata una prima grande dimostrazione. La doverosa prudenza imposta dalla pandemia ha suggerito di evitare una manifestazione vera e propria, ma il gruppo organizzatore e la comunità di Rivarolo non hanno mancato di solennizzare l'evento: guidati dal primo cittadino, i rappresentanti dell'Amministrazione comunale, delle associazioni e del Velodromo Francone – al quale la Città di Rivarolo ha affidato la gestione tecnica della Tappa del Canavese – hanno coperto a piedi con le fiaccole la breve distanza che separa piazza Litisetto dal Castello Malgrà. Freddo, nebbia, ma l'aria era carica di festa e di quella elettrizzante passione che prende quando si è, tutti insieme, all'inizio di una meravigliosa avventura. Poi l'accensione dei riflettori e la facciata del Castello trecentesco che diventa sempre più rosa, fino a ospitare anche la proiezione del logo ufficiale del Giro e di un'orgogliosa griffe: “Rivarolo Canavese 2002”.
"L'abbraccio al Canavese"
Nelle parole del sindaco Alberto Rostagno, dell'assessore allo Sport Helen Ghirmu e del presidente del Velodromo Francone Giacomino Martinetto – che si sono alternati al megafono per un breve saluto mentre tutti ammiravano lo spettacolo rosa e lo immortalavano con gli smartphone – un abbraccio ideale a tutto il Canavese, perché quello che si prospetta è molto più che un grande evento sportivo: è soprattutto un'eccellente occasione di visibilità e un ulteriore strumento di rilancio per la comunità e per l'intero territorio. Da qui al 22 maggio, infatti, il Canavese sarà al centro di una serie di iniziative che punteranno a offrire nuove opportunità e a portare valore ad una terra che merita di essere sempre più al centro dell'attenzione a livello nazionale e internazionale.
Omaggio a Egan Bernal
E nell'occasione Rivarolo Canavese si è unità idealmente alla Colombia, rendendo omaggio al grande Egan Bernal, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia e vittima in allenamento, nei giorni scorsi, di un pauroso incidente nel suo Paese. Quello stesso Egan Bernal che il Canavese ha ospitato e visto crescere sulle proprie strade e di cui si è innamorato all'istante. Per questo mercoledì sera, alla presenza di Vladimir Chiuminatto, presidente onorario dell'Egan Bernal Fan Club Italia, sulla torre del Castello Malgrà dopo il logo del Giro è stato proiettato anche il meraviglioso sorriso dell'atleta colombiano, con l'augurio di una serena guarigione.