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Il messaggio del Vescovo per l'inizio della Quaresima : "Pregheremo anzitutto per il Santo Padre"

Il messaggio del Vescovo per l'inizio della Quaresima : "Pregheremo anzitutto per il Santo Padre"
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Il vescovo di Ivrea ha rivolto un messaggio alla comunità diocesana in occasione dell'inizio del cammino che prepara alle celebrazioni della Pasqua

Pregare per Papa Francesco e digiunare per la pace

"In questo tempo santo pregheremo anzitutto per il Santo Padre, perché lo Spirito gli dia fiducia e pace in questa fase della vita in cui affronta l’esperienza della debolezza in modo nuovo e con tante incognite: lo vogliamo sostenere con la nostra intercessione e il nostro affetto. Impegniamoci poi nel digiuno e nell’astinenza in favore della pace nel mondo, ricordando in particolare la delicatissima situazione ucraina". Con queste parole il vescovo di Ivrea, monsignor Daniele Salera, si è rivolto ai fedeli indicando il cammino da percorrere nel tempo liturgico della Quaresima. Una lunga lettera in cui sottolinea che "il primo dono da portare nella nostra “bisaccia di pellegrini” in questi quaranta giorni di cammino è la Parola di Dio, essa ha il potere di ri-generare cioè di immettere vita nuova in noi laddove si erano accumulate la decadenza e l’atrofia, la piaga e la malattia, la desolazione e il pessimismo. Lo farà se noi le daremo importanza attraverso il tempo che decideremo di dedicare ad essa.

Rinnovare la dimensione comunitaria del cammino

Monsignor Salera ha poi citato Papa Francesco ricordando che "nel suo messaggio per la Quaresima 2025, ci invita a camminare insieme in questo pellegrinaggio quaresimale, rinnovando la dimensione comunitaria del cammino, ricordandoci che non possiamo viverlo da soli. In particolare ci invita ad immaginare questo percorso con gli occhi e il cuore del forestiero, del migrante, che possono diventare – proprio per il loro attuale status – “maestri di chi si fa pellegrino”. Chi come noi vuole entrare nel “deserto quaresimale”, lascia dietro di sé tanti appigli, tante comodità, tanti legami che magari sono diventati catene, e porta con sé l’essenziale, altrimenti il cammino sarà troppo faticoso. Così noi vogliamo veramente iniziare questa Quaresima da uomini e donne leggeri e liberi, e vogliamo chiedere al Signore di esserlo sempre di più, di ri-generarci appunto come vorrà.
Approfittiamo allora anche dell’invito che sempre il Papa ci propone nel vivere questa Quaresima lasciandoci ispirare dal clima e dal messaggio che ogni Giubileo porta con sé: ricordiamoci che ciò che siamo e abbiamo è un dono di Dio, disponiamoci a condividerlo".

Una Consulta della carità per aiutare chi è nel bisogno

Infine, il vescovo evidenzia l'aumento delle situazioni di criticità e bisogno: "I volontari della Caritas diocesana mi riferiscono di un crescente numero di persone che sta rinunciando alle cure necessarie non per la lunga attesa dell’appuntamento con gli specialisti, ma perché non può permetterselo; mi dicono che stanno aumentando le malattie mentali nella nostra popolazione e non c’è nessuno che possa far visita o accompagnare chi vive questo disagio a domicilio; aggiungono che tanti sono i giovani con il medesimo disagio. Dal canto loro i referenti istituzionali mi
riferiscono di un’emergenza abitativa per cui tanti non hanno più il denaro per pagare l’affitto rischiando così di essere sfrattati".
Da qui avanza la richiesta affinché "ogni Vicaria si riunisca formando un’iniziale e sperimentale Consulta della Carità (composta dai parroci e da due laici per ogni parrocchia)" che monsignor Salera intenderebbe incontrare la sera del 13 marzo all’Oratorio San Giuseppe "per un breve ed iniziale momento formativo".

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