Castellamonte

Il ripristino dello «scolmatore» lo paga la Regione Piemonte

63.000 euro in arrivo nelle casse comunali per i danni delle calamità naturali

Il ripristino dello «scolmatore» lo paga la Regione Piemonte
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Il ripristino dello «scolmatore» lo paga la Regione Piemonte: 63.000 euro in arrivo nelle casse comunali per i danni delle calamità naturali.

Il ripristino dello «scolmatore» lo paga la Regione Piemonte

Non sarà il Comune (e, quindi, i suoi cittadini) a doversi far carico delle spese per riparare i danni causati dal maltempo dello scorso luglio al canale scolmatore del Rio San Pietro. La Regione Piemonte ha infatti stanziato 2,2 milioni di euro per interventi urgenti a seguito di calamità naturali, fondi fondi destinati al bilancio pluriennale 2024-2026 che saranno utilizzati per opere di difesa del territorio, protezione delle infrastrutture e ripristino della viabilità comunale, garantendo la sicurezza delle comunità colpite. Di tale stanziamento, 400.000 euro serviranno a coprire gli importi per 9 interventi nella provincia di Torino; tra cui, appunto, quello al canale scolmatore di Castellamonte, del costo di 63.000 euro. «Questo stanziamento – ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio - è un segnale forte del nostro impegno nel garantire la sicurezza e la protezione del territorio. È fondamentale che i cittadini piemontesi sentano la vicinanza delle istituzioni in momenti di difficoltà, e questi fondi ci permetteranno di agire rapidamente e con efficacia per riparare i danni causati dalle calamità. Continueremo a lavorare senza sosta per garantire la salvaguardia del nostro territorio».
Il danno maggiore riscontrato sullo scolmatore riguarda l’«opera di presa», erosa domenica 7 luglio dopo giorni di pioggia ed eventi atmosferici di particolare violenza. I quali avrebbero causato anche il trasporto di detriti nella condotta del canale provocandone l’ostruzione, che rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità. Da qui la necessità di provvedere al ripristino della funzionalità della condotta, già ordinata dal sindaco in data 10 luglio.
Tuttavia, le ricadute di quell’anomala ondata di maltempo non si erano limitate all’impianto sul Rio Baudino, ma in base a una stima approssimativa ipotizzata dal sindaco Pasquale Mazza all’indomani del disastro il totale dei danni ammonterebbe al milione di euro.
«Ringraziamo la Regione per aver prontamente risposto al nostro appello - riferisce il primo cittadino -. Abbiamo parecchi altri danni e per questo abbiamo fatto partire diverse altre richieste, siamo sicuri che la Regione farà il possibile per venirci incontro. I due eventi atmosferici di fine giugno e inizio luglio sono stati davvero di portata eccezionale, come ha riportato anche il relativo bollettino dell’Arpa».

 

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