progetti

Inaugurato a Volpiano un Centro per le Famiglie in un bene confiscato alla criminalità

Nei locali ristrutturati di via Basta 28 nasce un nuovo presidio educativo e sociale grazie alla collaborazione tra Comune, Unione NET, cooperativa Valdocco e rete territoriale. Focus su adolescenti e famiglie fragili

Inaugurato a Volpiano un Centro per le Famiglie in un bene confiscato alla criminalità
Pubblicato:

Inaugurato a Volpiano un Centro per le Famiglie in un bene confiscato alla criminalità. Nei locali ristrutturati di via Basta 28 nasce un nuovo presidio educativo e sociale grazie alla collaborazione tra Comune, Unione NET, cooperativa Valdocco e rete territoriale. Focus su adolescenti e famiglie fragili.

Centro per le Famiglie in un bene confiscato alla criminalità

Un altro segnale concreto di legalità e inclusione sociale arriva da Volpiano, dove nel pomeriggio di lunedì 28 aprile è stato ufficialmente inaugurato il nuovo Centro per le Famiglie nei locali di via Basta 28, all’interno di un’abitazione confiscata alla criminalità organizzata. Un progetto che nasce dalla sinergia tra Comune di Volpiano, Unione NET e la Cooperativa Animazione Valdocco, in collaborazione con le associazioni del territorio, le parrocchie, la Caritas, le scuole e l’ASL.

Si tratta del secondo bene confiscato restituito alla cittadinanza volpianese in poche settimane, dopo l’inaugurazione, l’11 aprile, di un cohousing per persone con disabilità in via Trento 12. Una duplice operazione che trasforma simbolicamente spazi un tempo legati alla criminalità in luoghi di solidarietà e sostegno, veri presìdi di comunità.

Ametista

Il nuovo centro rientra nel più ampio progetto AMETISTA (“Attività di Metarete Educative e non di lotta contro le Tossicodipendenze e il disagio giovanile Integrate con il Sistema Territoriale e dell'Associazionismo”), con l’obiettivo di rafforzare la rete dei Centri per le Famiglie già presenti a Settimo Torinese e San Benigno Canavese. Il focus è in particolare sugli adolescenti e le famiglie in condizioni di vulnerabilità, offrendo percorsi gratuiti o a costi accessibili che promuovano benessere, prevenzione e genitorialità positiva.

Grazie alla presenza fissa di un educatore radicato nel territorio, e ad ambienti ristrutturati e accoglienti, il centro si propone come punto di riferimento per tutta la comunità. In linea con le linee guida regionali, sarà aperto a tutte le fasce d’età, dai bambini 0-6 anni fino agli over 65, con attività che spaziano dal sostegno emotivo all’educazione, passando per la gestione dei conflitti.

Quello di via Basta è un esempio virtuoso di riuso sociale dei beni confiscati, reso possibile da una collaborazione forte tra istituzioni, enti del terzo settore e comunità. Un segnale chiaro: la legalità si costruisce anche – e soprattutto – attraverso progetti concreti, radicati nei bisogni reali delle persone.

Fotogallery

Foto_via_Basta_Volpiano (1)
Foto 1 di 5
Foto_via_Basta_Volpiano (2)
Foto 2 di 5
Foto_via_Basta_Volpiano (3)
Foto 3 di 5
Foto_via_Basta_Volpiano (4)
Foto 4 di 5
Foto_via_Basta_Volpiano (5)
Foto 5 di 5
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali