Ivrea ha ospitato un convegno dedicato ai tre grandi eventi che sono stati messi a confronto
Non semplici feste, ma collanti di comunità
Venerdì 5 dicembre, il Teatro Giacosa ha ospitato il convegno «Ivrea/ Asti/Siena: tre esperienze a confronto. Gli spazi urbani: modelli organizzativi nei grandi eventi». Una manciata di parole che racchiude ed evoca tre microcosmi fatti di tradizioni secolari, e rituali che diventano collante della comunità, amplificandone il senso identitario e di appartenenza. E’ sufficiente nominare le tre città perché il pensiero corra immediatamente al carnevale e ai palii, protagonisti dell’evento moderato da Laura Bettini, giornalista di Radio24. Un convegno che è stato occasione di confronto e dialogo tra le tre diverse realtà, accomunate da altrettante manifestazioni che ogni anno richiamano migliaia di persone. Non semplici feste, ma vere e proprie espressioni del carattere più intimo e identitario delle comunità da cui traggono le loro origini e di cui sono linfa vitale. Una linfa che è nutrimento perenne e non si esaurisce con il passare del tempo, anzi.
Il sindaco Chiantore: “Puntare alla cooperazione e alla crescita condivisa”
«Mettere a confronto tre città che vivono manifestazioni così identitarie e complesse – ha dichiarato il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore – è un’opportunità rara: significa imparare gli uni dagli altri e valorizzare ciò che rende unici i nostri territori. Ivrea è orgogliosa di essere promotrice di questo percorso e di ospitare un dialogo che guarda al futuro, alla cooperazione e alla crescita condivisa». Il convegno ha visto l’alternarsi due parti: la prima dedicata al valore simbolico, all’impatto sull’immagine delle città e sulle opportunità per il tessuto economico locale.
La gestione del Carnevale progettata da Scs con mesi di anticipo
La seconda parte si è concentrata sulle esperienze, le buone pratiche e le opportunità legate all’organizzazione di grandi eventi che trasformano profondamente la città. Nello specifico, gli interventi hanno preso in esame la gestione delle fasi organizzative del Palio di Siena e del relativo piano sanitario di sicurezza sulla scorta dei dati, informazioni e immagini acquisite dalla centrale operativa 118 di Siena, la gestione di pista e tribune nell’ambiente urbano di Asti e il modello adottato da Società Canavesana Servizi nel ripristino degli spazi urbani di Ivrea in cui si svolge la battaglia delle arance. «Il Carnevale – ha dichiarato Calogero Terranova, presidente di Scs – è frutto di un grande lavoro di progettazione preventiva. Tutto è progettato nei numeri e nei movimenti con mesi di anticipo. E poi arrivano i tre giorni di Carnevale e ti devi adeguare al momento. A chiusura della battaglia le piazze sono tutte un fermento, ognuna con le sue specificità».