Caselle torinese

La casa per i padri separati è realtà

Verrà inaugurata il prossimo 23 settembre

La casa per i padri separati è realtà
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A Caselle la casa per i padri separati è realtà, verrà inaugurata il prossimo 23 settembre.

La casa per i padri separati è realtà

La nuova casa per i padri separati verrà inaugurata il prossimo 23 settembre, alla presenza della autorità regionali, tra cui il consigliere Silvio Magliano, per riuscire a soddisfare le crescenti richieste. L'associazione Misericordia Spa (acronimo di Solo per Amore, ndr) gestirà la residenza Aurelia, che si trova davanti alla piazza del mercato e fa angolo con via Cravero.

Non solo padri

Dichiara Luigi Ronzulli, uno dei referenti della compagine: «Quest'edificio è conosciuto dai casellesi come l'ex albergo Monferrato. Qui sorgerà una residenza temporanea non solo per i padri separati, il cui numero è sempre in aumento, ma per tutte le persone che ne avranno l'esigenza, comprese le mamme con bambini. Naturalmente accoglieremo anche le famiglie in emergenza abitativa. Ma, essendo una realtà sociale, le seguiremo in un percorso di rinserimento sociale. Il fabbricato non presenta barriere architettoniche. Inoltre il bar e il ristorante saranno date in affidamento da un'impresa sociale per creare delle concrete opportunità, in quanto intendiamo proporre anche borse lavoro. Prendere il caffè al nostro bancone avrà una doppia valenza: un momento di rigenerazione, ma anche il sostegno a un'attività sociale».

Non il primo centro

Il sodalizio, da anni, svolge svariate iniziative di sostegno alle fasce deboli. L'esperienza più famosa è quella di Cascina Solidale. La struttura di via Rossini, a Fiano, a pochi passi di distanza da La Mandria, ospita padri separati che si prendono cura di orti e frutteti, cercando d'instaurare relazioni positive con la comunità. Infatti interviene Ronzulli: «Questo è il secondo centro d' accoglienza che apriamo in zona. Si è partiti a Fiano nel 2019. La cascina solidale prosegue in un percorso all'insegna dell'agricoltura sociale, il cui scopo è l'inclusione. Si tratta di un programma unico in Italia. Per trovarne uno simile bisogna andare in Polonia. Tuttavia proporre uno stile di vita comune è diventato assai complicato nel periodo post-Covid. Mentre all'interno di una struttura alberghiera è più semplice mantenere la propria privacy. Inoltre la zona è ben collegata a Torino con i mezzi pubblici e offre maggiori opportunità per chi è in cerca di un impiego oppure ha figli da inserire a scuola. Le camere disponibili sono una ventina, mentre gli spazi condivisi tengono anche un'ottantina di presenze. Qui ci sarà la possibilità di svolgere eventi di vario genere che ci stiamo già programmando, come appuntamenti a tema. I soldi ricavati li utilizzeremo per sostenere tutti i nostri progetti sociali. Non escludiamo d'organizzare un Open Day a fine luglio, per far conoscere le nostre attività a un pubblico più esteso».

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