La discarica di Vespia potrebbe tornare in funzione ed essere ampliata
Una doccia gelata per l’unione montana e i comuni confinanti.
La discarica di Vespia potrebbe tornare in funzione ed essere ampliata, Mazza: "Vogliamo la chiusura definitiva della discarica".
Discarica di Vespia
Una doccia gelata per l’unione montana e i comuni confinanti: l’ex discarica di Vespia potrebbe tornare di nuovo in funzione. L’azienda Agrigarden Ambiente s.r.l. ha presentato un progetto di risagomatura e recupero ambientale del sito di Vespia che ha ottenuto l’okay dalla Città Metropolitana di Torino.
Chiusura definitiva nel 2026?
La decisione appena arrivata farebbe sì che venga fatto l’ampliamento della discarica, consentendo «l’abbancamento, in elevazione rispetto alla morfologia attualmente autorizzata, di ulteriori 125.000 mc al lordo degli infrastrati», che porterebbe la volumetria complessiva a 738.800 mc. Il terreno si amplierebbe, nuove quantità di rifiuti sarebbero scaricate nel sito e la chiusura definitiva slitterebbe al 2026.
Le parole del sindaco Mazza
«Ci sarà molto presto una riunione di maggioranza - afferma il Sindaco castellamontese Pasquale Mazza - in cui ribadiremo il nostro parere contrario, insieme all’unione montana e ai comuni confinanti. Noi tutti siamo compatti nel ribadire il nostro no alla Città Metropolitana di Torino che non ci ha dato ascolto. Vogliamo la chiusura definitiva della discarica e, se la scelta che gli enti hanno preso è stata un’altra, devono spiegare le loro motivazioni. Se poi non ci fosse altra via d’uscita chiederò una chiusura definitiva prima della fine del mio mandato, la garanzia assoluta da parte della ditta che se ne occuperà, il tracciamento preciso dei rifiuti e la sicurezza dei soldi che dovranno impiegare».