La Pro loco "salva" il Gran Carnevale di Strambino

La Pro Loco è al lavoro per organizzare l'edizione 2025 della kermesse. Si cercano i nuovi Principi che saranno presentati il 15 marzo

Scongiurato il pericolo di saltare l'edizione 2025

La macchina organizzativa del Gran Carnevale 2025 ha già acceso i motori e si è messa in marcia per definire i dettagli della manifestazione che vanta una tradizione quasi cinquantenaria. Chi temeva che l’evento potesse rimanere bloccato ai box di partenza può tirare un sospiro di sollievo. Grazie all’impegno assunto dalla Pro loco del paese, che ha riempito il vuoto creatosi in autunno con il mancato rinnovo del Consiglio direttivo da parte del Comitato organizzatore, stanno via via trovando la giusta collocazione i pezzi del puzzle che dovrà essere terminato entro il prossimo 14 marzo quando prenderà il via l’edizione 2025 del Gran Carnevale.

Un programma ricco di eventi

Tre intense giornate, sino al 16 marzo, ricche di eventi e attività: dalla preparazione alla distribuzione dei fagioli grassi che avrà luogo nell’area dell’ex Cotonificio alla consueta visita dei Principi e del loro seguito agli ospiti della Casa di riposo, dal grande corso mascherato del Carnevale alle serate in musica organizzate presso il salone comunale dell’ex Cotonificio dove il 22 marzo è in programma la festa di chiusura con il rogo finale che si rifà alla storia del processo del 1633 con la condanna delle Gate, ovvero i bruchi che distruggevano ogni anno le gemme delle viti.

A.a.a. Nuovi Principi cercasi

La Pro loco ha coinvolto nell’organizzazione della manifestazione i gruppi dei quattro rioni del paese che hanno dato piena disponibilità a collaborare per la buona riuscita dell’evento, tra i principali elementi identitari del paese. Priorità è data in queste settimane alla ricerca, anche via social,  dei successori dei Principi del Carnevale di Strambino 2024 Barbara Pallante e Cristian Marozin. I nuovi Principi verranno presentati ufficialmente alle ore 21 di sabato 15 marzo dal balcone del palazzo municipale, dopo gli otto personaggi con le bandiere in rappresentanza dei quattro Rioni.