La provincia di Torino è maglia nera per consumo di suolo in Italia
A Nichelino sta sorgendo un nuovo quartiere sui campi agricoli mentre ad Orbassano si stanno cancellando metri cubi di suolo naturale per lasciare spazio ad un centro logistico dell'e-commerce.
In Italia nel 2021, secondo gli ultimi dati, sono stati cementificati quasi 70 chilometri quadrati di suolo, una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto del decennio.
La città che ha consumato più
Tra le città che hanno consumato più suolo c'è Torino. La rielaborazione Openpolis di dati europei segna dal 2017 un aumento del 3,22% del consumo pro capite di suolo. Un problema che tocca tutti i comuni piemontesi.
I dati
Torino è la città in cui si consuma maggior suolo (65%), seguono Napoli (63,3%), Milano (58,3%), Padova (49,6%) e Monza (49,4%). La media nazionale, considerando tutto il territorio italiano, è 7,13%.
Cresce il consumo di suolo anche in provincia
Come avevano raccontato qualche settimana fa i colleghi di Prima Torino, cresce anche e soprattutto in provincia il consumo di suolo. Maglia nera per Nichelino, Moncalieri, Piossasco, Settimo, Chivasso, Grugliasco, Orbassano tutti comuni della cintura in cui si cancellano ettari e ettari di suolo vergine (perdendo moltissima biodiversità) in favore di nuove colate di cemento e asfalto.
A Nichelino sta sorgendo un nuovo quartiere sui campi agricoli, mentre ad Orbassano si stanno cancellando metri cubi di suolo naturale per lasciare spazio ad un centro logistico dell'e-commerce, nonostante in tutta l'area sud di Torino non manchino grosse aree industriali dismesse che aspettano da anni una riconversione.
A Settimo Torinese, in area Bordina, un campo di pannocchie e cereali, tra non molto sarà cancellato da un insediamento edilizio che prevede la costruzione alloggi e strade, utilizzato da circa 3000 persone.