La storia dell'impresa folle di Giorgio Azzalin: dalla Florida a Torino con un aereo del 1953
Dalla Florida a Torino con un aereo del 1953:[nk-video player-id="default" video-id=""] ha viaggiato dalla Florida a Torino sul suo aereo Cessna del ‘53
La storia dell'impresa folle di Giorgio Azzalin: dalla Florida a Torino con un aereo del 1953 ha viaggiato dalla Florida a Torino sul suo aereo Cessna del ‘53.
Dalla Florida a Torino con un aereo del 1953
Il ritorno di un sogno. Potrebbe essere questo il titolo del volo avventuroso compiuto da Giorgio Azzalin, 63 anni, con parenti leinicesi, effettuato dalla Florida a Torino. È la storia di un amore che ha sfidato il tempo e i chilometri, un'odissea che lo ha portato a compiere un viaggio incredibile tra nubi, ghiaccio e momenti di puro coraggio alla guida del suo Cessna Skywagon del 1953, soprannominato affettuosamente "Il Rottame" per le sue condizioni iniziali.
Un'idea che sembra folle
Viaggio che ha una lunga gestazione e che parte dalla lettura di un libro e abbraccia il concetto di "Die Broke", ovvero morire senza risorse finanziarie. E Giorgio Azzalin raccoglie la sfida con il coraggio di vivere una vita al di fuori degli schemi. A 58 anni, raggiunto il culmine del successo con la sua azienda edile, decide di cederla. Secondo lui, lasciare ingenti somme di denaro ai propri eredi, così come sosteneva il libro, li avrebbe resi deboli e privi di determinazione. Si getta così a capofitto nel progetto di riportare in vita un aereo vecchio di 70 anni, arrugginito e con le ali divenute ricettacolo di topi, scoiattoli e fogliame secco. Per realizzare il sogno lavora instancabilmente con altre 5 persone per restaurare completamente l'aereo, non limitandosi alla struttura e al motore, ma sostituendo ogni bullone, rinnovando l'impianto elettrico e l'avionica. Il risultato finale era un Cessna 180 splendente, con la stessa livrea degli aerei costruiti nel 1953. Era un pezzo di storia dell'aviazione, pronto a solcare nuovamente i cieli. Con la vita divisa tra gli Stati Uniti, dove aveva costruito l’azienda edile, e l'Italia, dove trascorreva quattro mesi all'anno per le sue vacanze e a ritrovare il fratello Claudio e il nipote Alberto, scatta l’idea di trasportare il Cessna in Italia smontandolo e caricandolo su una nave cargo. Ma le cifre del trasporto erano proibitive, e il destino aveva in serbo un'alternativa straordinaria. L'incontro con un ferry pilot svizzero, che aveva già portato in Europa un Cessna 185, aveva scosso le fondamenta dei piani di Giorgio.
In volo
La possibilità di volare dall'America all'Europa aveva cominciato a prendere forma. Nonostante le incertezze e i dubbi, Giorgio aveva intrapreso questa avventura, affrontando il viaggio in un Cessna ormai completamente affidabile. Partendo dagli Stati Uniti, avrebbe attraversato alcune delle regioni più remote del pianeta, tra Groenlandia, Islanda, Francia e infine l'Italia. Il volo, in coppia con Luigi Accusani si è rivelato una sfida incredibile, con lunghe ore di volo senza vedere il Sole, temperature gelide e rischi di ghiaccio sulle ali. Ma la determinazione di Giorgio e la sua passione per il volo hanno mantenuto viva la speranza. Dopo sei scali, cinque giorni di volo e 2000 litri di carburante, l'epica avventura ha raggiunto il suo culmine. Giorgio e il suo Cessna hanno toccato il suolo italiano, atterrando a Torino. Era un ritorno che aveva il sapore di vittoria, il completamento di un cerchio iniziato anni prima con un sogno. «È stato fantastico tutto il percorso – racconta Giorgio Azzalin – dal restauro dell’aereo fino al volo e l’attraversata. Prossimo viaggio con il mio Cessna? Forse il volo nel 2024 dalla Florida all’Argentina, ovviamente con il mio Rottame».