Valperga

L'Arcivescovo di Torino a Belmonte: "Il futuro del Santuario è nelle mani di Dio"

Domenica scorsa l’attesa visita di Monsignor Roberto Repole al Sacro Monte

L'Arcivescovo di Torino a Belmonte: "Il futuro del Santuario è nelle mani di Dio"
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L'Arcivescovo di Torino a Belmonte: si è svolta domenica scorsa (21 luglio 2024) l'attesa visita di Monsignor Roberto Repole al Santuario del Sacro Monte.

L'Arcivescovo di Torino a Belmonte

Chiesa gremita di fedeli, domenica pomeriggio a Belmonte, per la Santa messa officiata dall’Arcivescovo di Torino Roberto Repole e del successivo concerto di Musica Sacra del Coro di Bairo. Un pomeriggio che «L’Intelligenza Artificiale di Internet ci diceva essere temporalesco - è stato l’ironico saluto al Vescovo di Don Ilario Rege Gianas -. Ero certo che sarei dovuto andare a prenderlo con gli stivali. E invece… c’è il sole, per merito suo o della Madonna!». Frase alla quale ha immediatamente replicato l’alto prelato: «A scanso di equivoci - è intervenuto con il sorriso sulle labbra - non sono stato io a portare il sole, ringraziamo la Madonna».

La funzione

Repole ha quindi proseguito in maniera più formale, introducendo la messa, ricordando come la Parola di Dio ci dice che Cristo sia pace e che spezza le catene dell’odio. Nella sua Omelia a un passaggio del Vangelo Secondo Marco, in cui Gesù riceve i discepoli dopo che sono andati a predicare dicendo loro di ritirarsi e riposarsi. «Sembra quasi che non gli importi di sentire cosa hanno fatto, cosa hanno insegnato. In realtà il significato è che non ci si deve "nutrire" di ciò che si fa ma ci si deve "nutrire" del Signore nel Ritiro». Ma, ha evidenziato l’Arcivescovo, nel ritiro poi Gesù accoglie le persone che sono venute per sentirlo e parla loro. «Questo perché un ritiro non è un ritiro cristiano se ci ritiriamo in noi stessi. Deve servire per vedere gli altri con sguardo comprensivo». Repole ha quindi evidenziato come in un periodo di vacanze e ferie come quello attuale, il brano letto abbia molto significato: «Oggigiorno le vacanze sembrano quasi creare tensione, occorre organizzare tutto, tanto che alla fine non ci si riposa nemmeno. Bisogna imparare a non "nutrirci" di cosa facciamo, ma vedere gli altri domandandoci cosa passa nel loro cuore».

"Scambi" istituzionali

In ricordo della giornata all’arcivescovo è stata consegnata la riproduzione della Madonna di Belmonte. Infine, a chiudere la celebrazione della Messa, così come l’aveva aperta, è stato don Ilario che ha ricordato come la storia del Santuario di Belmonte è lunga e lo sarà ancora di più. Alla celebrazione presenti i primi cittadini di Valperga Walter Sandretto e di Pertusio Giuseppe Damini, la consigliera Maria Grazia Gazzera di Cuorgnè in fascia Tricolore e il consigliere regionale Mauro Fava. «Siamo contenti di aver accolto l’Arcivescovo - sono le parole di Sandretto -. Ritengo questo pomeriggio un punto di partenza per il nostro territorio. È necessario far tornare splendido il Sacro Monte di Belmonte, patrimonio Unesco».

Il futuro del Santuario

E se si chiede del futuro del Santuario all’Arcivescovo la risposta è: «Siamo nelle mani di Dio». E alla contestazione che sembra un pensiero fatalista, arriva la precisazione: «No, è un pensiero provvidenzialista!».

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