L’assessore-vignaiolo contro lo sgombero del «Leoncavallo»: «Il fascismo ci sta entrando in casa»
L’assessore-vignaiolo
Francesco Comotto, l’assessore-vignaiolo, proprietario insieme a dei soci dell’attività agricola «Garage dell’Uva» di Settimo Rottaro, specializzata in viticoltura per la produzione di vini naturali, scende in campo e con un post sui social attacca il Governo per lo sgombero effettuato nella mattinata di giovedì, 21 agosto, (dopo 133 rinvii) del noto centro sociale «Leoncavallo» di via Watteau a Milano, fondato nel 1975.
La difesa della «Terra Trema, la feroce Fiera del Vino»
Lo fa difendendo a spada tratta «Terra Trema, la feroce Fiera del Vino», una tre giorni organizzata da produttori e attivisti indipendenti per contestare il modello di consumo capitalista. Una fiera autogestita a cui Francesco Comotto partecipa da quasi 10 anni, fin dal 2016, con la sua azienda di produzione di vini fondata solo due anni prima (nel 2014). Infatti sul sito di «Terra trema» compare fra i produttori del Piemonte dove spicca la foto color seppia dell’assessore- vignaiolo. Garage dell’Uva ha comunque partecipato a numerose manifestazioni, anche in Argentina, di degustazione e presentazione di vini canavesani. Manifestazioni diverse dalla «feroce fiera» che, al contrario, non contestano il modello di consumo capitalistico.
«Il fascismo ci sta entrando in casa»
«Vergogna, il fascismo ci sta entrando in casa. Di cosa sarebbero accusati gli occupanti e i frequentatori del Leoncavallo? Per una intelligente, costruttiva e rispettosa autogestione da decenni di uno spazio pubblico abbandonato», afferma l’assessore di Ivrea esordendo con questa metafora nel lungo post sui social, commettendo un errore: lo spazio non è pubblico ma privato, e infatti lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni di euro ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero.
Sulla fiera enogastronomica
Poi Comotto affronta il tema legato alla fiera enogastronomica: «Da anni si svolge in quel luogo, tra altre mille iniziative “La Terra Trema” fiera vitivinicola con oltre cento produttori di vini naturali provenienti da tutta Italia (fra cui la sua azienda) che evidentemente infastidisce i produttori dei dannosi e penosi vini industriali dei ricchi amici del governo – dichiara abbandonando i panni del politico per vestire quelli di uno dei cento viticoltori che hanno partecipato negli anni – Questa fiera muove l’economia circolare e fa conoscere i piccoli produttori e agricoltori italiani che non hanno possibilità e mezzi per promuovere e commercializzare i propri vini». Infine, l’assessore-vignaiolo conclude il suo post con una secca asserzione: «Pezzo dopo pezzo stanno distruggendo le piccole realtà economiche che da sempre fanno grande l’Italia». Nessuno credeva che il centro sociale, dopo 31 anni, sarebbe stato sgomberato, nemmeno Comotto e, difatti, appena otto mesi fa, il 4 dicembre (2024), sui social di Garage dell’Uva si leggeva: «Garage dell’uva si trova al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito. E anche quest’anno è finita, ci si rivede il prossimo anno, sempre al Leoncavallo, la Terra trema».