Le nuove tombe costeranno oltre 400 mila euro: via al progetto a San Francesco al Campo
Saranno costruiti 200 loculi e 66 ossari.
Le nuove tombe costeranno oltre 400 mila euro: via al progetto a San Francesco al Campo. Saranno costruiti 200 loculi e 66 ossari.
Le nuove tombe costeranno oltre 400 mila euro
A San Francesco al Campo le nuove tombe costeranno oltre 400 mila euro. Costruire 200 nuovi loculi e 66 ossari al camposanto costerà 432.000 euro. Annuncia Giorgio Candelo, assessore ai lavori pubblici: “Il pogetto di fattibilità, redatto dallo studio Archingeo di Torino, è stato commissionato per accelerare i tempi di realizzazione dell'opera complessiva. La somma è rilevante e, quasi sicuramente, si procederà con la costruzione a lotti delle varie campate. Parecchie sono state le richieste da parte dei cittadini interessati ad acquistare un sepolcro. Dal momento che non ce ne sono più a disposizione, abbiamo pensato a questo come un intervento prioritario”. La cifra sarà coperta dai cittadini che acquisteranno.
Lavori idraulici
Il perimetro si trova nelle vicinanze del rio Rianasso. Questo espone l'area a rischio di esondazione in caso di forti piogge. Quindi, ormai da tempo, si studia una soluzione. La prima analisi tecnica risale al mandato Colombatto bis. Con l'elezione del sindaco Diego Coriasco si sono rivisti i lavori che, ora, ammontano a circa 400.000 euro. Continua Candelo: “Attualmente sono in corso le fasi di pianificazione della mitigazione del rischio idraulico dovuto al rio Rianasso. L'approvazione del progetto delle nuove tombe potrà avvenire solo in stretta connessione con la realizzazione di tale opera”.
Acquisto di un terreno
I sepolcri saranno costruiti su un terreno non ancora comunale. Infatti la giunta intende investire altri 30.000 euro per l'acquisto. Conclude Candelo: “Sono in corso le trattative per l'acquisto del terreno confinante con la zona nuova del camposanto, lungo via Ghetto, verso l'impianto sportivo “Pietro Francone”. La nostra intenzione è abbattere la recinzione e realizzare i nuovi blocchi, poco alla volta, fino all'esaurimento della cifra stanziata per l'opera”.