L’ecostazione di Ciriè trasloca: i rifiuti si scaricheranno presso l’ex Ipca
Finanziamento dell’Unione Europea per 1 milione di euro, sarà ricollocata anche l’area di raccolta di Grosso
L’ecostazione di Ciriè trasloca: i rifiuti si scaricheranno presso l’ex Ipca. Finanziamento dell’Unione Europea per 1 milione di euro. Sarà ricollocata anche l’area di raccolta di Grosso.
L’ecostazione di Ciriè trasloca
La futura ecostazione di Ciriè sarà ospitata tra le mura dell'ex Ipca a località Borche. Annuncia il presidente del Consorzio Rifiuti «Cisa» Mario Burocco: «Siamo stati finanziati, tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un milione di euro sia per la riqualificazione dell'ecocentro di Ciriè sia per la spostamento di quello grossese. Per quanto concerne la postazione di via Grande Torino sarà trasferita alle Borche su indicazione dell'Amministrazione comunale. Intendiamo riorganizzarla per rendere la stazione dei rifiuti funzionale all'utenza».
Discarica di Vauda Grande
Il contributo giunto per la discarica di Vauda Grande dall'Unione Europea, invece, sarà propedeutico a un altro importante progetto per il futuro del Sia. Approfondisce Burocco: «L'ecocentro di Grosso verrà spostato nella zona verso la provinciale. Il terreno è di proprietà della società «Sia», acquistato quando si voleva ampliare la discarica. Attualmente non ce n'é più bisogno, in quanto ormai vengono conferiti solo gli inerti. Tuttavia si è già svolto un incontro in Regione durante il quale è stata manifestata l'intenzione di fare spazio a un centro per la lavorazione degli ingombranti. Attualmente li mandiamo fuori zona, corrispondendo la cifra notevole di 200 euro a tonnellata. In futuro Sia potrebbe avere un proprio impianto e ottenere un risparmio. La spesa è in crescita perchè poche sono le piattaforme esistenti. Sicuramente approfitteremo di tutti i bandi che usciranno per concretizzare il progetto. Mentre le revisioni degli ecocentri andranno svolte entro il 2026».
Cassonetti
Di non minore importanza sono i circa 800.000 euro, intercettati con i bandi del Pnrr, per sostituire i cassonetti in tutti i condomini dei Comuni in cui è già attiva la tariffa puntuale. Aggiunge Burocco: «L'impatto sarà magiore a Ciriè, laddove ci sono più condomini. Anche le utenze che finora hanno avuto più ritrosia a capire come funziona il meccanismo, da domani, con il riconoscimento diretto, se non starà nei limiti prefissati, dovrà pagare per quanto consuma. L'idea è ritornare al cassonetto condominiale, anche nei palazzi più piccoli, perchè la raccolta risulterebbe più organica. Per la loro introduzione faremo un bando pubblico. A Ciriè sono stati sperimentati due sistemi. Il primo è stato applicato in un palazzo di via Fiume. Qui il cassonetto condominiale s'apre accostando il mastello da 40 litri, consegnato alla singola utenza. Viene misurato solo il quantitativo inserito. In via Rossetti, invece, al bidone s'accede con una tessera personale. Tuttavia il sistema presenta delle criticità in quanto ognuno conferisce un sacco di dimensioni diverse, tali da far inceppare il meccanismo. La soluzione con il mastello ha dato migliori risultati. Ma queste sono solo ipotesi, in attesa di indire un bando d'affidamento. Gli svuotamenti disponibili saranno sempre gli stessi. La puntuale finalmente partirà anche nei grandi condomini, non più basata sui numeri delle utenze, ma sugli scarti prodotti».