Polemiche

Lega: "Ivrea non è più una città sicura"

Dopo la commerciante picchiata e la retata antidroga al Movicento

Lega: "Ivrea non è più una città sicura"
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Lega: "Ivrea non è più una città sicura"

Lega: "Ivrea non è più una città sicura"

Anche la Lega è intervenuta   sulla questione sicurezza dopo le polemiche politiche, ormai da mesi al centro del dibattito in città, nonché a seguito degli ultimi fatti cronaca: la commerciante picchiata dal fruttivendolo, che da anni occupava il marciapiede per esporre le cassette  in vendita nel suo negozio (clicca qui per leggere i precedenti articoli sul problema in corso Vercelli denunciato già un anno fa), la retata antidroga della GdF al Movicentro della stazione ferroviaria,  l'arresto dell'autore dell'accoltellamento avvenuto appena una settimana va  sempre al Movicentro della stazione ferroviaria.

Il problema sta esplodendo

"Il problema della sicurezza sta esplodendo come una bomba ad orologeria e la capacità di contenimento attraverso azioni mirate da parte dell’Amministrazione comunale sembra un film fantascientifico e a farne le spese sono i cittadini eporediesi esasperati e decisamente arrabbiati oltre ai turisti che probabilmente dopo la brutta esperienza decideranno di evitare un ritorno in città” commentano dalla sezione del partito".

Le dichiarazioni

Consuelo Menon, segretaria della sezione della Lega di Ivrea, dichiara: "La situazione peggiora e penso con preoccupazione a eventi come il Carnevale, temendo che qualcosa di grave possa accadere. Ancora più sconvolgente è l’indifferenza dell’Amministrazione: se il aindaco riduce tutto a "percezioni giornalistiche", dimostra di non comprendere i reali problemi della città. Forse è arrivato il momento che si dimetta e lasci spazio a chi può riportare sicurezza e serenità".
Anche il parlamentare eporediese Alessandro Giglio Vigna, analizzata approfonditamente la situazione ormai sempre più disastrosa, esorta: "In questi mesi stiamo vedendo come il cambio di Amministrazione ad Ivrea abbia influito negativamente sulla sicurezza in città e su tutto il territorio. Con la Lega e l'ex sindaco Stefano  Sertoli, la situazione era controllata. Oggi, con la Sinistra al governo cittadino i fatti dimostrano che si è velocemente perso il controllo. La Lega non starà ferma dinanzi a questa situazione: se il Movicentro è il vero "buco nero" nessun quartiere della città è ormai esente da gravi fatti di cronaca e tutto il territorio è a rischio di sicurezza”.
Prosegue Giorgia Povolo, ex assessore alle Politiche sociali e all'istruzione: “I fatti reali di quest’ultimo periodo sono la conferma che in città qualcosa non sta più funzionando. Ogni giorno ci domandiamo quale saranno le “notizie quotidiane" e con il passare delle albe e dei tramonti sembrano essere sempre più allarmanti. Come può sentirsi una donna colpevole di aver provato a far rispettare il sacrosanto principio del rispetto reciproco e che si trova con il naso rotto? - il riferimento alla commerciante aggredita in corso Vercelli per aver chiesto al suo vicino di non occupare (abusivamente da più di un anno il marciapiede) - Come può sentirsi un genitore consapevole che il proprio figlio nel tragitto casa-scuola possa entrare in contatto con spacciatori di droga?  Ma soprattutto quale risposta stiamo ricevendo da chi oggi è maggioranza di governo in città e di risposte dovrebbe darne? Stando ai fatti dell’ultimo Consiglio comunale, la preoccupazione è stata quella di scagliarsi contro il Governo nazionale, andando a votare un ordine del giorno per richiedere l’interruzione dell’iter per l’approvazione del Dl Sicurezza che dovrebbe proprio divenire strumento per inasprire la pena ai violenti. Quindi in una città in preda all’insicurezza si richiede che sia interrotto l’iter per garantire più sicurezza?”.
L’ex assessore alla sicurezza e alla viabilità Giuliano Balzola punta il dito: “Alla fine del nostro mandato, non abbiamo lasciato questa situazione, che non c'era nemmeno con l'Amministrazione precedente (guidata dall'ex sindaco Carlo Della Pepa del Pd); ormai il clima che si respira in città è quasi paragonabile alle periferie di Torino, e ciò vuol dire inevitabilmente che qualcuno o sottovaluta o  ha un approccio inadeguato alla situazione, e mi riferisco all'Amministrazione comunale.”
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