Leini per la parità di genere, dalle parole ai fatti
Il Comune aderisce al Gender Equality Plan (GEP), strumento per la lotta contro le discriminazioni
Leini per la parità di genere: approvata l'adesione al al Gender Equality Plan (GEP), strumento per la lotta contro le discriminazioni.
Leini per la parità di genere
Il comune di Leini abbraccia la parità di genere: un impegno concreto per un futuro equo e inclusivo. La decisione è stata assunta dalla giunta che ha approvato l'adesione al Gender Equality Plan (G.E.P.). La delibera rappresenta un impegno tangibile nei confronti della promozione della parità di genere e della lotta contro le discriminazioni, riflettendo gli ideali europei di uguaglianza e giustizia sociale. Il Gep è lostrumento pensato affinché ogni organizzazione pubblica possa definire il quadro legale, organizzativo, economico e sociale e creare le condizioni operative per rendere concreta la parità di genere. E in quest’ottica il Gep fornisce strumenti e indicazioni che possono influire positivamente sul clima lavorativo, favorendo la condivisione di valori di equità e di rispetto individuale, migliorando l’organizzazione del lavoro, rendendola maggiormente orientata alla dimensione sociale e di genere.
Dalle parole ai fatti
La giunta ha approvato l’adesione al Gep tre giorni dopo la ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e pochi giorni dopo l’ennesimo femminicidio. «Stiamo vivendo tempi molto difficili per quanto riguardano la violenza e la parità di genere, che in queste ultime settimane ha portato alla ribalta nazionale dei fatti che è inutile commentare ulteriormente – ha detto il sindaco Renato Pittalis spiegando al consiglio comunale l’approvazione della delibera di giunta. Quello che si deve evitare è che le manifestazioni del 25 di novembre le si dimentichino il 26 o il 27. A nostro avviso, bisogna prendere delle iniziative che vadano al di là di quello che è la celebrazione in ricordo delle vittime e il tentativo in qualche modo di sollevare le coscienze. È arrivato il momento non solo di dire basta, ma di fare qualche cosa di concreto guardando ai giovani affinché siano educati ad una coscienza completamente diversa, volta al rispetto di genere, alla parità di genere e all'autodeterminazione della persona. In questo quadro – ha continuato il sindaco - abbiamo adottato un'ulteriore delibera di giunta comunale, che nasce dall'Unione Europea, il Gep: un documento di buone pratiche, un documento che sollecita le istituzioni affinché anche al loro interno, uffici pubblici compresi, non ci siano discriminazioni».
La proposta di Faccilongo
A conclusione della relazione del sindaco, il capogruppo di opposizione Francesco Faccilongo ha proposto di leggere, all’inizio di ogni seduta di consiglio, i nomi delle vittime di femminicidio o comunque di violenza maschile dall’ultima seduta: sarà la conferenza dei capigruppo a definire le modalità di attuazione.