grande emozione

L’emozione di Marta, premiata dal Presidente Sergio Mattarella

La giovane rivarolese ha 15 anni ed è stata nominata Alfiere della Repubblica

L’emozione di Marta, premiata dal Presidente Sergio Mattarella
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L’emozione di Marta, premiata dal Presidente Sergio Mattarella

Nominata Alfiere della Repubblica

Sguardo fiero ed emozionato, e non potrebbe essere altrimenti. Marta Camerlo ha appena ricevuto uno dei riconoscimenti più importanti: è stata nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Insieme ad altri 28 ragazzi lei, quindicenne rivarolese, lunedì 13 maggio, a Roma, ha ritirato la sua pergamena. A candidarla erano stati i suoi professori della scuola secondaria lo scorso anno, a sottolineare la grandezza di questa ragazza, poco più che una bambina. Marta, così giovane, ha già dovuto affrontare il dolore e la paura di una malattia come il cancro, ma ha anche dato prova di una forza grandissima, prima sconfiggendo il «mostro» e poi rimettendosi subito in piedi per aiutare il prossimo, sostenendo i bambini del Sermig, all’Arsenale della Pace di Torino.

La motivazione del riconoscimento

La motivazione del riconoscimento recita: «Per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata. La sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita». E ancora: «Al termine della prima media, Marta ha scoperto di avere una grave patologia che ha comportato un intervento e delle terapie molto pesanti, durante le quali non si è mai lasciata abbattere da quanto le stava accadendo. Una volta guarita, ha deciso di trasformare la sua sofferenza in accoglienza e impegno verso la vita, e lo ha fatto con rinnovata energia dedicandosi alle attività di volontariato in oratorio e all’Arsenale della Pace di Torino, dove si occupa del doposcuola per i bambini di Porta Palazzo, dello smistamento di generi di prima necessità per aiutare le persone più povere, della pulizia degli spazi comuni e del servizio nell’orto».

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