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Liberalizzare l'autostrada A5 nel tratto eporediese

Il sindaco di Borgofranco lancia un "ultimatum" per convocare un tavolo tecnico

Liberalizzare l'autostrada A5 nel tratto eporediese
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Liberalizzare l'autostrada A5 nel tratto eporediese: il sindaco di Borgofranco lancia un "ultimatum" e annuncia di convocare un tavolo tecnico.

Liberalizzare l'autostrada

Lo scorso 15 dicembre, con un po’ di anticipo rispetto alla data prevista, ha riaperto il Tunnel del Monte Bianco. Di contro, il giorno prima, il traffico dei mezzi pesanti è stato parzialmente sospeso lungo la Bretella Ivrea-Santhià, collegamento strategico tra la A4 e la A5. Nel frattempo è stata annunciata la riapertura dello svincolo eporediese, chiuso per lavori in corso ormai da tempo, all'inizio del 2024. In questo scenario si è tornati a parlare di  investire, realizzando un nuovo casello (a San Bernardo d’Ivrea o a Baio Dora) e liberalizzare una volta per tutte il tratto autostradale da Albiano. Con le moderne tecnologie non sarebbe nemmeno più necessaria la realizzazione di barriere (come lungo i tratti liberi della A4). Motivo, quest’ultimo, «freno» a concretizzare la proposta, già anni fa quando si andò a trattare la concessione autostradale all’Ativa. Società, oggi peraltro uscita dopo quasi 70 anni dalla gestione della A5, affidata alla Fininc (holding della famiglia Dogliani di Cuneo).

La proposta del sindaco di Borgofranco

«Non bastavano le chiusure periodiche del Tunnel del Monte Bianco e la prossima chiusura della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea, a complicare la mobilità da e per la Valle, si aggiunge ora l’istituzione del doppio senso di marcia a partire dalla metà del mese di gennaio 2024 nel raccordo A4-A5 sulla carreggiata in direzione Ivrea, con il divieto di transito per i mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate in entrambe le direzioni dal 14 dicembre - stigmatizza il sindaco di Borgofranco, Fausto Francisca - In via Torino a Borgofranco le case tremano al passaggio dei Tir, i calcinacci piovono dal soffitto». Francisca ribadisce: «Eppure sulla bretella Ivrea - Santhià il traffico pesante non potrà passare. Ivrea prossimamente sarà tagliata in due dal blocco del traffico sul Lungodora. I ponti di Quincinetto, il terzo Ponte e via Garibaldi a Ivrea non supportano i Tir da 44 tonnellate». Per il sindaco di Borgofranco, però, ci potrebbe essere una soluzione al superamento degli «stop». «Esiste un Piano speditivo in virtù della frana di Quincinetto. Mai aggiornato, mai implementato - sottolinea - Sono passati oltre 3 anni dall'intasamento del traffico da Ivrea a Quincinetto, sia in sponda destra che in sponda sinistra della Dora. La “tempesta perfetta" è incombente».

L'ultimatum: convocare un tavolo tecnico

Francisca provocatoriamente si chiede: «Deve essere Borgofranco a convocare un tavolo tecnico a inizio 2024 per discutere della viabilità dell'Anfiteatro Morenico, da Viverone a Pont Saint-Martin, da Biella a Scarmagno e Rivarolo? Se nessuno prenderà iniziative, lo faremo noi». Le parole del sindaco di Borgogfranco suonano un po’ come un «ultimatum». Di fatto da circa 20 anni in Municipio a Borgofranco giace nei cassetti la documentazione per la realizzazione del casello autostradale a Baio Dora con tanto di protocolli firmati dall’ex Provincia di Torino. Intanto, pochi mesi fa, la Regione Piemonte, annunciando la realizzazione del nuovo Ospedale di Ivrea, ha inserito nel piano legato alla nuova viabilità anche la costruzione di un casello a San Bernardo d’Ivrea.

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