L’istrice arriva in Canavese: primo avvistamento documentato
Grazie alle fototrappole del gruppo Wild Orio e del fotografo Valerio Minato, è stato confermato il primo avvistamento documentato dell’istrice nei boschi di Caluso

L’istrice arriva in Canavese: primo avvistamento documentato. Grazie alle fototrappole del gruppo Wild Orio e del fotografo Valerio Minato, è stato confermato il primo avvistamento documentato dell’istrice nei boschi di Caluso. Un segnale di possibile espansione della specie verso il nord Italia.
L’istrice arriva in Canavese: primo avvistamento documentato
Qualche avvistamento era già avvenuto negli scorsi mesi, ma mancava la prova documentale della presenza dell’istrice nei boschi del Canavese. Ora, finalmente, i ragazzi del gruppo naturalistico Fototrappolaggio Wild Orio insieme al fotografo Valerio Minato, con cui stanno conducendo alcuni monitoraggi in comune, sono riusciti a videoregistrare la sua presenza, confermando gli avvistamenti avvenuti nei precedenti mesi, nei boschi intorno a Caluso. «Questo evento rappresenta una novità per il nostro territorio, dove la presenza di questo roditore era finora sconosciuta» ci racconta uno dei ragazzi di Wild Orio. «Dalle informazioni che abbiamo raccolto e dalle ricerche che abbiamo effettuato, avvistamenti di questo tipo nella nostra zona non erano mai avvenuti prima d’ora».
Registrato da Wild Orio
L’inaspettato incontro è stato registrato dal gruppo naturalistico Wild Orio, specializzato ormai da anni in fototrappolaggio, che nei giorni scorsi ha catturato le immagini dell’animale grazie a una delle sue fototrappole posizionate in un’area boschiva del Canavese. Il video, che potete visionare sulle pagine social sia di Wild Orio che di Valerio Minato, mostra chiaramente l’istrice mentre si muove di notte nel sottobosco, riconoscibile grazie alla sua inconfondibile corazza di aculei. «Stavamo visionando uno dei tanti video registrati dalle nostre fototrappole, quando abbiamo intravisto nella nebbia una forma non chiara che si muoveva nel buio. Un frame di pochi secondi, che però ci ha incuriosito e instillato il dubbio di capire che animale fosse» racconta un altro membro del gruppo. «Ci siamo confrontati tra di noi e abbiamo chiesto pareri di veterinari ed esperti faunistici, e tutti eravamo concordi nel dire che quel passaggio sfocato sembrava proprio la sagoma di un istrice. Individuata quindi la zona, abbiamo posizionato 8 fototrappole per coprire tutti i possibili passaggi. Ed ecco che, dopo qualche settimana, abbiamo finalmente registrato il video che speravamo».
Un’espansione nel territorio?
L’istrice è una specie tipica del centro-sud Italia, ma negli ultimi anni si è osservata una progressiva espansione verso il nord della penisola. Gli esperti ritengono che il cambiamento climatico e la riduzione dei predatori naturali possano aver favorito questo fenomeno migratorio. Il Canavese, con le sue aree boschive e la presenza di campagne coltivate, potrebbe offrire un habitat ideale per questa specie. Tuttavia, restano ancora aperti molti interrogativi: si tratta di un esemplare isolato? Oppure è il segnale di un insediamento stabile della specie in questa zona?
Un animale da conoscere e rispettare
L’istrice è un animale notturno generalmente pacifico. Non è aggressivo verso l’uomo e utilizza i suoi aculei solo per difendersi dai predatori. La sua dieta è prevalentemente vegetariana e include radici, tuberi e cortecce, motivo per cui a volte può entrare in conflitto con le attività agricole. Gli esperti di fauna selvatica locale raccomandano di segnalare eventuali nuovi avvistamenti, in modo da monitorare la presenza dell’istrice nel Canavese e comprendere meglio il suo comportamento in questa nuova area di insediamento.
L’avvistamento documentato dal gruppo Wild Orio rappresenta un evento interessante dal punto di vista naturalistico. Tra l’altro, il gruppo era stato uno dei primi a documentare qualche anno fa la presenza dei lupi nei boschi del territorio. Se confermata, la presenza stabile dell’istrice potrebbe rappresentare un segnale dei cambiamenti climatici in corso negli ecosistemi locali. Nel frattempo, gli abitanti sono invitati a osservare con curiosità e rispetto questo nuovo gradito ospite.
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