Cuorgnè

Manifesti senza permessi e in luoghi vietati: multe salate alle associazioni

Verbali da 300 euro per ogni irregolarità rilevata, e scoppia la polemica

Manifesti senza permessi e in luoghi  vietati: multe salate alle associazioni
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Manifesti senza permessi e in luoghi vietati: multe salate alle associazioni. Verbali da 300 euro per ogni irregolarità rilevata, e scoppia la polemica.

Multe salate alle associazioni

A Cuorgnè fioccano le multe per i cartelloni che pubblicizzano feste ed eventi posizionati in luoghi proibiti e senza il rilascio dei permessi. A farne le spese sono già state le Proloco di Sparone e Borgiallo e l’Associazione Sportiva Ronchi Maddalena, della frazione di Cuorgnè. Le multe sono di 300 euro per ogni irregolarità rilevata. Ad oggi la "mazzata" maggiore è arrivata a Borgiallo con 600 euro di verbale. Ma anche i 300 notificati a Ronchi sono pesanti per una piccola associazione. A far partire questa raffica di sanzioni sembra sia stata una segnalazione arrivata in Comune in merito proprio a dei cartelloni di Sparone. Inevitabile, quindi, dopo l’accertamento dell’infrazione, la sanzione. E, ovviamente, dopo la prima, a ruota sono arrivate le multe per gli altri cartelli mal posizionati.

Polemiche

Una situazione che in città ha fatto innalzare il livello di polemica, con voci di una volontà politica di fare "cassa" multando le associazioni, con l’accusa accessoria che l’Amministrazione tenda a penalizzare chi vuole fare qualcosa in città. Polemica, è giusto evidenziare, non perseguita dall’associazione di Ronchi, che per voce del responsabile Franco Camerlo evidenzia il proprio dispiacere, ma, evidenzia, «se ci sono delle leggi, occorre rispettarle».

La risposta del vicesindaco Crisapulli

A rispondere alle accuse è il vicesindaco Vanni Crisapulli, che, insieme alla collega di giunta Laura Ronchietto Silvano, che ha la delega alle associazioni, ha avvertito i vari sodalizi di verificare dove fossero posizionati i propri cartelli e nel caso di rimuoverli. «Spesso si parla di "Comune" pensando che sia una cosa sola. In realtà, ricordiamoci, una cosa è la parte politica, altra cosa sono gli uffici, la parte amministrativa. Se gli uffici ravvisano una irregolarità (in questo caso il non rispetto dell’articolo 23 del codice della strada) devono procedere come stabilito dalla legge. E io, Vanni Crisapulli, anche se sono vicesindaco, anzi proprio perché sono vicesindaco, non posso nemmeno pensare di dir loro di fare una cosa diversa, perché commetterei un illecito. Unica cosa che posso fare, e ho fatto, è di dire alle associazioni di fare attenzione». In fin dei conti, ricorda Crisapulli, giusto in questi giorni ci sono degli striscioni e dei cartelloni per la festa di Salto vicino alla rotonda della Coop. «Hanno letto le regole, hanno chiesto i permessi al Comune e ai privati coinvolti e hanno posizionato i loro avvisi nelle posizioni giuste e alla giusta distanza dalla rotonda. Hanno anche richiesto un incontro con i tecnici del Comune e di Città Metropolitana per esser certi dove posizionare i propri manifesti. Manifesti che sono lì, senza nessuna sanzione».

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