Bollengo

Medici di base un altro paese resta senza

In 200 senza assistenza sanitaria territoriale

Medici di base un altro paese resta senza
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Medici di base un altro paese resta senza. Il sindaco scrive al governatore Cirio e all'assessore regionale Riboldi.

Medici di base

Un altro paese è rimasto senza Medici di base. Accade a Bollengo, dove il sindaco, Luigi Sergio Ricca, ha scritto una lettera al governatore Cirio e all'assessore regionale Riboldi spiegando il paradosso creatosi. Perché dopo il pensionamento del medico, tra i due nominativi proposti ai pazienti per scegliere il sostituto, in realtà solo uno è operativo, l'altro andrà in pensione tra un mese appena.

La lettera alla Regione

Il 30 settembre scorso - scrive Ricca - il dottor Roffino con circa 1500 assistiti ha cessato il suo mandato. L'avviso è arrivato solo 5 giorni prima scatenando una corsa alla sostituzione che ha però creato non poco difficoltà agli interessati tanto che in poco tempo si sono esauriti i posti disponibili per la presa in carico degli assistiti.

Il paradosso

Medici che di fatto erano soltanto uno - precisa Ricca - Poiché nel nostro Distretto quelli segnalati con disponibilità di spazi erano soltanto due, ma uno cesserà a sua volta il servizio a novembre. Di conseguenza la maggior parte si è concentrata sull'altro medico saturando subito le sue disponibilità.

In 200 senza medico

Sono circa 200 gli assistiti rimasti senza assistenza, all'affannosa ricerca di un nuovo medico - rimarca il sindaco di Bollengo - rintracciabile magari in Paesi lontani con le difficoltà logistiche che possono incontrare le persone anziane.

L'appello al Cirio e Riboldi

Nel concludere la missiva Ricca rivolge un appello: "Ho ben presenti le difficoltà nelle quali la Regione Piemonte si trova ad operare e quelle nel reclutare nuovi medici di famiglia, così come gli sforzi  per mettere in ruolo nuovo personale, ma sollecito un intervento rapito per garantire l'assistenza territoriale anche nel nostro Distretto, assegnando quanto prima un nuovo medico anche nella nostra zona. O nell'attesa, consentendo ai medici presenti ed attivi di andare oltre il limite di assistiti attualmente concesso (regola imposta tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio, ndr)".

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