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Minoranza "preoccupata per l'andamento politico-amministrativo del paese"

Minoranza "preoccupata per l'andamento politico-amministrativo del paese"
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Il gruppo di minoranza Il Paese da Vivere insoddisfatto delle risposte fornite dal sindaco alle interpellanze su temi fondamentali presentate in Consiglio

L'opposizione attacca: "Scelte poco lungimiranti e poca chiarezza"

Attraverso un comunicato stampa, il gruppo consiliare Il Paese da Vivere esprime "forte preoccupazione per l’andamento politico-amministrativo del Comune di Romano Canavese, alla luce delle risposte fornite dal sindaco alle interpellanze discusse durante il Consiglio comunale del 28 luglio scorso su temi fondamentali per la comunità: edilizia scolastica, alienazioni patrimoniali, sicurezza urbana, sostenibilità ambientale e gestione del patrimonio pubblico. Dalle risposte fornite emergono scelte poco lungimiranti, gravi omissioni documentali e un metodo decisionale opaco e non partecipato, spesso privo di confronto con il Consiglio comunale".

La maggioranza si è spaccata sul DUP

In particolare, in merito all'edilizia scolastica, la minoranza punta il dito sul fatto che, a suo dire, sia stata " ignorata la manifestazione di interesse regionale, rinunciando a future possibilità di finanziamento. Riguardo le alienazioni immobiliari, le vendite sono state decise senza studi o alternative, con processi opachi e valutazioni interne alla sola maggioranza". L'elenco prosegue sulla situazione di Via Principe Amedeo dove si segnala "nessuna ordinanza di messa in sicurezza, responsabilità scaricata sul privato e sfiducia nei confronti dei consiglieri di minoranza che raccolgono le istanze dei cittadini mentre il Mulino di Cascine è chiuso da due anni, con lavori posticipati al 2027, senza un cronoprogramma chiaro. Particolare rilievo - prosegue il comunicato -  ha assunto l’approvazione del documento unico di programmazione (DUP) 2026–2028, che ha visto il voto contrario della minoranza e l’astensione di tre consiglieri di maggioranza, segno evidente di una frattura interna e un crescente disagio politico".

E' scontro anche sull'uso dei social istituzionali

Il capogruppo Andrea Perruzzi ha poi evidenziato come "ulteriori tensioni si sono registrate durante la discussione della mozione sull’uso dei social istituzionali da parte di tutti consiglieri, che ha messo in evidenza la chiusura dell’amministrazione, le contraddizioni normative e una gestione dei canali pubblici poco trasparente e verosimilmente non conforme ai principi di equità istituzionale. A peggiorare il quadro, tra le fila della maggioranza serpeggiava disinteresse e fretta di concludere il Consiglio, senza dedicare l’attenzione dovuta a temi che riguardano direttamente la vita dei cittadini".