Nessun confronto alla riunione pubblica
Le lavoratrici e l’Rsu Angelo Alice: «Avremmo voluto avere un dialogo con entrambe le parti»
Nessun confronto alla riunione pubblica: l'argomento principale dell'incontro è stato la chiusura della casa di riposo pontese.
Nessun confronto alla riunione pubblica
La riunione pubblica indetta venerdì 10 dicembre in sala consiliare dalla minoranza pontese per far luce su alcuni argomenti ha richiamato un buon numero di curiosi ed interessati, ma dalla maggioranza nessuno ha ritenuto opportuno partecipare per fare il punto della situazione. Ad esserne dispiaciuti, oltre alla minoranza stessa che sperava in un confronto pubblico dopo le ultime settimane di battibecchi sui giornali, sono stati soprattutto le lavoratrici della Rsa che, a causa della chiusura della struttura, si sono ritrovate senza lavoro.
Le parole del sindacalista Alice
Così il sindacalista Cgil Angelo Alice, che così si è espresso: «Le prime avvisaglie sui futuri problemi della struttura risalgono al 2019 e successivamente è stato sbagliato dire che i lavoratori non avrebbero subito contraccolpi. Così non è stato, nemmeno per quelli che facevano capo al Ciss38 che, tuttavia, sono stati ricollocati, al contrario delle mie assistite. Se è vero che il Covid ha peggiorato la situazione e gli anziani si sono ridotti di numero, non bisogna però dimenticare che a gennaio almeno una decina di persone sarà disoccupata. Noi siamo qui per portare agli occhi dell’opinione pubblica questa situazione e siamo dispiaciuti che non ci sia nessuno dell’attuale amministrazione con cui poterci confrontare e poter pensare ad una soluzione per queste lavoratrici». Le stesse lavoratrici che non hanno gradito i commenti dell’amministrazione, secondo cui, oltre alle criticità della struttura, ci sarebbero stati anche problemi di igiene: «Sentire questo commento non ci agevola nel trovare un lavoro: ci teniamo a precisare che il lavoro del personale è sempre stato svolto nel migliore dei modi, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie. Abbiamo sempre ricevuto complimenti per il nostro lavoro e non vogliamo che venga sottostimato».
Il parere della minoranza
Da parte sua, la minoranza ha ribadito che la manutenzione della struttura era a carico dell’Asl To4, con cui la convenzione resta attiva ancora per 9 anni: «Asl To4 è titolare della struttura ancora per 9 anni e se il Ciss38 non avesse avuto la convenzione in scadenza probabilmente la struttura sarebbe ancora aperta. In questa situazione si è verificato un danno alla comunità pontese, che perde la sua più grande azienda, e alle lavoratrici che hanno perso il lavoro: in questo caso sarebbe possibile, nonostante il contratto stipulato nel 1999, chiedere il pagamento di una penale – commentano Sandra Bonatto e Paolo Coppo - Se, come si prospetta, verrà aperto un bando, chiediamo che le lavoratrici abbiano priorità di assunzione, ma quantomeno ci aspettavamo una trattativa, anche perché ci sono gli estremi per avviare un’azione legale nei confronti di Asl To4 da parte del Comune di Pont. Ci chiediamo perché non si sia valutata questa ipotesi e non si sia provveduto a risolvere i problemi strutturali spostando gli ospiti e procedendo con i lavori di manutenzione, anche questi a carico dell’Asl, per poi tornare alla normalità. In ogni caso, non vogliamo credere che in un anno e mezzo la nuova amministrazione non abbia fatto nulla per arginare la situazione e salvaguardare i posti di lavoro».
Il commento della maggioranza
La maggioranza, dal canto suo, ha confermato di non aver potuto agire diversamente: «Un’azione legale non avrebbe salvato la situazione - conferma il vicesindaco Massimo Motto - Rinnoviamo, inoltre, la nostra disponibilità al dialogo nei confronti delle maestranze della Rsa».