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Nuova mensa dell'Anna Frank, il progetto non convince

Nuova mensa dell'Anna Frank, il progetto non convince
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Nuova mensa dell'Anna Frank di Leini, il progetto non convince: l'opposizione vuole rimetterlo in discussione.

Nuova mensa dell'Anna Frank

Quattro anni fa sembrava una priorità assoluta, un’opera indispensabile. Ora l’intervento, dopo essere stato finanziato con progettazione giunta quasi al termine del suo iter, viene rimesso in discussione. Stiamo parlando della nuova mensa scolastica alla scuola elementare Anna Frank. A chiedere di riparlare dell’opera e della sua impostazione sono i consiglieri di opposizione di Uniti per Leini e Progetto Leini che hanno formalizzato la richiesta di convocazione straordinaria di una seduta del parlamentino. La vicenda del refettorio è stata negli ultimi anni parecchio travagliata. L’amministrazione comunale per garantire un servizio adeguato alle nascenti esigenze, ossia spazi più ampi e turni più serrati, si attivò immediatamente dopo il suo insediamento. L’esigenza divenne più pressante a fronte dell’epidemia Covid. E così per il terzo lotto di ristrutturazione dell’Anna Frank e la creazione della nuova mensa erano stati messi a bilancio 3 milioni e 200 mila euro. «L’opera è stata programmata da tempo – spiega il sindaco Renato Pittalis – perché i tempi tra la progettazione e la realizzazione dell’intervento sono amministrativamente lunghi. Ci sono infatti delle procedure che devono essere seguite e rispettate. Ora i margini di manovra sono molto ridotti, anche se siamo disponibili ad ascoltare qualsiasi contributo utile, così come abbiamo fatto nel tempo, raccogliendo tutte le istanze presentateci dalla scuola e dai suoi rappresentanti».

A rischio l'area verde?

Una di queste per esempio, è stata la necessità di creare una nuova serie di toilette al piano rialzato della nuova struttura che dovrebbe sorgere nell’area verde della scuola, tra via Gobetti e via Provana. Ed è proprio la riduzione dello spazio dedicato a giardino che sembra essere all’origine di un malcontento che vede genitori e insegnanti preoccupati. «Per fortuna il progetto prevede un’occupazione di suolo che non supera lo spazio attualmente destinato all’area giochi che era destinata alla materna, ora trasferita alla Collodi di via Torino – spiega il sindaco. La porzione superiore dell’edificio, che è più sporgente, crea anche una sorta di portico utilizzabile nelle giornate più incerte. Purtroppo lo spazio per creare un intervento come quello destinato alla nuova mensa è quello. Costruire una nuova scuola in un’area completamente nuova, con tutto ciò che è stato investito su questa struttura dall’amministrazione precedente, sarebbe un danno economico enorme per tutta la collettività. Vedremo quindi quali sono le istanze e cercheremo d’intervenire laddove è possibile tenuto conto che l’opera è già parecchio avanti con la progettazione. Comunque sia una soluzione la troveremo soprattutto perché è nostro dovere garantire ai bambini degli spazi e dei tempi adeguati per mangiare. Con la nuova mensa inoltre, andremmo a recuperare gli attuali spazi dedicati alla refezione per destinarli alle riunioni del collegio docenti e a tutte le attività scolastiche e laboratori che vedano il coinvolgimento di più di una classe o la presenza dei genitori». Vedremo cosa deciderà il consiglio comunale straordinario che dovrà riunirsi al massimo entro 20 giorni, così come previsto dal Decreto Legislativo 267/00.

 

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