Nuovo ospedale, è bagarre politica
Polemiche su Leone e Fava: perché non sono usciti dall'aula?
Nuovo ospedale a Ivrea, è bagarre politica il giorno dopo il voto in Consiglio regionale.
Nuovo ospedale
Sul nuovo ospedale a Ivrea, anziché nell'area Ribes a Pavone, si è scatenata la bagarre politica sul voto martedì, 1 agosto, in Consiglio regionale. I gruppo politici, tanto in maggioranza quanto in opposizione, si sono di fatto spaccati. Il territorio, all'assemblea dei sindaci dell'Asl To4, aveva votato la ex Montefibre a larga maggioranza: contrari solo gli amministratori, e nemmeno tutti, dell'area omogenea dell'Alto Canavese, guidati da Alberto Rostagno.
La votazione martedì
Polemiche su Fava e Leone
Il numero legale
Altre accuse
I destini di Cuorgnè e Castellamonte
Alle sceneggiate politiche, sostanzialmente espressioni della solita demagogia e del parlagire, forse andrebbero contrapposte azioni più concrete. Perché si è di fronte a slogan che non coincidono poi con i fatti. Un esempio costruttivo? Perché non difendere con altrettanto trasporto il presidio di Cuorgnè? Affinché non venga privatizzato, ma funzioni come Pronto soccorso di montagna. E perché non difendere anche Castellamonte? Come luogo di degenza e riabilitazione. Come, peraltro, anche indicato nel Piano sanitario regionale. Forse due temi più concreti anche per la prossima campagna elettorale delle Regionali 2024. E, forse, più spendibili nelle inevitabili azioni diplomatiche politiche che, la storia insegna, non si realizzano tramite scontri, bensì attraverso compromessi. Diversamente non si otterrà nulla, per nessun territorio, continuando a perseverare nel solito "retaggio medievale" quando il Canavese era ancora diviso in feudi.