Il gioco

Panchina Viola a San Benigno si racconta la gentilezza

Al primo cittadino Giorgio Enrico Culasso è toccato parlare anche di Italia - Inghilterra

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Panchina Viola a San Benigno si racconta la gentilezza.

Panchina Viola

Seduti sulla Panchina Viola a San Benigno si è parlato di gentilezza  nell’ambito della festa Patronale  su invito della biblioteca e dell’amministrazione comunale. Dopo l’inaugurazione del simbolo di color gentilezza, dipinto  dai bambini, nel  parco antistante la scuola dell’infanzia è andata così in onda, dalla piazza centrale del paese, la prima puntata di un nuovo format radiofonico itinerante, abbinato alla trasmissione Spazio Costruiamo Gentilezza, ideato dalle Associazioni Cor et Amor e Radio Spazio Ivrea, per dare voce alla gentilezza in tutta Italia, tramite la webradio www.radiospazioivrea.it.

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Foto 1 di 3
fratello e sorella
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il Sindaco GIORGIO ENRICO CULASSO e la consigliera Manuela Chiarella
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I racconti

La puntata, condotta dagli speaker Daniele Schilirò e Alessandra Militello, supportati dagli esperti in gentilezza applicata Luca Nardi e Livia Saltetto, ha avuto come protagonisti  il simbolo di gentilezza diffusa in tutta Italia dal progetto nazionale Costruiamo Gentilezza www.costruiamogentilezza.org posizionato davanti alla console della radio e la comunità san benignese che ha partecipato numerosa. In un’ora e mezza i partecipanti si sono accomodati a coppie  per dirlo.  Ogni coppia ha avuto a disposizione 1 minuto per dire tutto ciò che voleva su un argomento “gentile” pescato a caso tra i bigliettini inseriti in una scatola a forma di cuore.

Gli Europei e Italia - Inghilterra

I primi a inaugurare il gioco sono stati il primo cittadino Giorgio Enrico Culasso, insieme alla consigliera Maunela Chiarella, a loro è capitato una tematica di attualità “Italia-Inghilterra” Il  sindaco ha introdotto il proprio paese commentando “è una bella realtà con diversi monumenti storici da scoprire, oltre a disporre di vari spazi ricreativi”, mentre la consigliera Chiarella ha presentato come si stavano organizzando per seguire la finale degli Europei. Successivamente si sono sedute coppie di zia-nipote, fratelli, amici piccoli e grandi, famiglie, volontari del comune, un papà con la propria figlia, commercianti locali, una coppia che aveva superato i 50 anni di matrimonio. Ognuno ha parlato un po’ di se, dell’altro e della propria comunità, suscitando anche momenti emozionanti.

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