Patrocinio democratico? Francamente no!
Andrea Cantoni: "Un patrocinio negato che grida vendetta"
Patrocinio democratico? Francamente no! La protesta di FdI venerdì sera, 14 marzo 2025, sotto al municipio di Ivrea.
Patrocinio democratico?
Venerdì sera, 14 marzo 2025, gli esponenti di FdI hanno protestato sotto al municipio di Ivrea per contestare la concessione del patrocinio dal Comune all'evento con l'attivista woke, Francamente (nota anche per aver definito l'Inno italiano "non inclusivo e patriarcale" e il Tricolore "anacronistico"), nella stessa giornata, tra le 17 e le 19, ospite allo Zac! e introdotta dalla vicesindaca Patrizia Dal Santo. L'evento rientrava nel più ampio programma delle attività svolte per tutta la giornata anche con la collaborazione di altre associazioni locali e del liceo Gramsci. E alle polemiche del centro-destra nei giorni precedenti si sono susseguite, di contro, le critiche del centro-sinistra asserendo ad un "tentativo di censura delle Destre".
Francamente no!
Nel gioco di parole, il consigliere comunale Andrea Cantoni, megafono in mano, ha dichiarato (nel video l'intervento integrale) in piazza di Città:
"La nostra unità nazionale e le nostre radici non potranno mai essere anacronistiche - Cantoni riferendosi al Tricolore italiano - perché su di esse si fonda il nostro essere italiani, cittadini, uomini e donne, impegnati in politica con delle idee che tutti i giorni si spendono per la verità. E' successa l'ennesima cosa brutta: l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Chiantore e dall'estrema Sinistra eporediese ha dimostrato la sua faziosità - ha proseguito ricordando il diniego a concedere il patrocinio per ricordare le Foibe - Un patrocinio negato che grida vendetta. Ci batteremo affinché in Ivrea non esistano cittadini di serie A e di serie B esclusivamente sulla base delle idee politiche".
"Siamo noi quelli censurati"
"Nessuno ha chiesto la censura di Francamente - ha sottolineato Cantoni - Siamo noi i veri democratici perché non ci permetteremmo mai di dire "tu parli, tu no". Siamo permeati dai concetti di libertà. E' sbagliato fare figli e figliastri promuovendo associazioni che dietro la cultura fanno politica. Ma noi non ci nascondiamo, fare cultura è anche fare politica nel senso più alto del termine". Ed ha tagliato corto: "Non accettiamo l'utilizzo arbitrario dei patrocinio della nostra città e riteniamo preoccupante la condivisione delle idee di Francamente sull'Inno e sul Tricolore".