Pronto soccorso di Cuorgnè, consegnate in Regione 3200 firme per la riapertura
I consiglieri Pieruccini e Perotti: “Se tutto ha riaperto da mesi, perché solo il Ps di Cuorgnè resta chiuso?”
Pronto soccorso di Cuorgnè, consegnate in Regione 3200 firme per la riapertura. I consiglieri Pieruccini e Perotti: “Se tutto ha riaperto da mesi, perché solo il Ps di Cuorgnè resta chiuso?”.
Consegnate in Regione 3200 firme per la riapertura
Questa mattina è stata consegnata in Consiglio regionale del Piemonte la petizione popolare, sottoscritta da 3.232 cittadini, con cui si chiede l’immediata riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale canavesano di Cuorgnè.
Le parole del consigliere cuorgnatese Pieruccini
Spiega il consigliere comunale Davide Pieruccini e Lidia Perotti (Gruppo consiliare “Cuorgnè c’è”), che hanno consegnato le firme agli uffici regionali: «Quando il presidio di Cuorgnè venne trasformato in Covid hospital, si chiuse il Pronto soccorso. Trascorsi due anni, il Ps continua a rimanere chiuso, nonostante i diversi annunci fatti. La chiusura del Ps di Cuorgné, che serve una zona molto ampia che arriva fino al Parco nazionale del Gran Paradiso, ha creato non solo disagi agli abitanti e alle attività produttive del territorio, ma anche grandi difficoltà ai pronto soccorso di Ivrea e di Ciriè, dove si registrano attese sempre più lunghe. Le 3.232 firme che abbiamo consegnato questa mattina sono state raccolte nei mercati dei principali Comuni del territorio, grazie all’impegno di volontari, e la petizione è stata inviata anche a 49 amministrazioni locali. Si riapra subito il Ps senza più perdere tempo e senza nascondersi dietro la carenza di personale medico. Se tutto ha riaperto da mesi in ogni presidio sanitario, perché solo il Pronto soccorso di Cuorgnè resta chiuso?».