Raccolta insostenibile, Durbano: "I sindaci si facciano mediatori"
Ieri sera, martedì 17 ottobre 2023, l'incontro pubblico organizzato dal Comitato spontaneo contro il nuovo sistema di differenziazione dei rifiuti
Raccolta insostenibile, ieri sera (martedì 17 ottobre) l'incontro pubblico organizzato dal Comitato contro il nuovo sistema di raccolta differenziata. Presenti una quarantina di cittadini, pochi gli amministratori.
Raccolta insostenibile
E’ stata principalmente una serata di confronto quella che si è tenuta ieri, martedì 17 ottobre 2023, presso l’Oratorio San Michele di Rivarolo, e organizzata dal Comitato Spontaneo “Raccolta insostenibile”. Un dibattito fra cittadini scontenti del nuovo servizio di raccolta differenziata in fase di attivazione in tutto l’Alto Canavese. E una discussione tra pari, come sottolineato già dalla disposizione delle sedie (in cerchio) su cui hanno preso posto i partecipanti (poco più di una trentina)
Le critiche
Le critiche sollevate dai presenti si sono mosse su due binari paralleli, spostandosi da uno all’altro a volte senza soluzione di continuità: da un lato, ci si è lamentati dei frequenti disservizi dell’azienda Teknoservice, aggiudicataria dell’appalto per la raccolta dei rifiuti, dall’altra si è puntato il dito sulle modalità strutturali del nuovo servizio, e in particolare sulle dimensioni dei nuovi “mastelli”, “meno capienti, più fragili, senza ruote, più pesanti e difficili da spostare ed alzare, soprattutto per chi ha difficoltà fisiche e per gli stessi operatori Teknoservice”. L’obiettivo a breve termine dei membri del Comitato è diffondere il più possibile la petizione atta a raccogliere il dissenso e le proteste dei cittadini. “Finché siamo 200 persone non saremo considerati, ma più cresceremo più saranno costretti ad ascoltare la nostra voce e le nostre richieste”. I registri firme sono già disponibili, al momento, presso i comuni di Castellamonte, Busano, Rivara, Rivarolo e Cuorgnè.
Il ruolo degli amministratori
Pochi gli amministratori presenti all’incontro, e due in particolare hanno preso la parola cercando di rispondere alle perplessità degli astanti: Giambattista Chiono, sindaco di Busano, e Mauro Durbano, vicesindaco di Ceresole Reale . «Come sindaci e amministratori noi dobbiamo cercare di calmare gli animi dei cittadini, non di infiammarli ulteriormente – ha dichiarato Durbano –. O meglio, dobbiamo farci mediatori tra le esigenze dei cittadini e il CCA (Consorzio Canavesano Ambiente, responsabile dell’introduzione del nuovo sistema, ndr). Però è necessario distinguere i diversi piani: un conto sono i disservizi e le eventuali violazioni del capitolato da parte degli operatori Teknoservice (che vanno accertati e, se è il caso, sanzionati) un conto sono gli aspetti strutturali del nuovo sistema, sui quali si può discutere con la consapevolezza però che ormai c’è un capitolato da rispettare».