Revocato il titolo di scuola paritaria alla Santissima Annunziata di Rivarolo
Il sindaco Zucco Chinà e la vice Vittone seguono la vicenda: «Per ora, congelati i contributi comunali»

Revocato il titolo di scuola paritaria alla Santissima Annunziata di Rivarolo. Il sindaco Zucco Chinà e la vice Vittone seguono la vicenda: «Per ora, congelati i contributi comunali». La Cooperativa riunisce i soci lunedì 28
Revocato il titolo di scuola paritaria alla Santissima Annunziata
«Osserviamo, avendo a cuore il futuro della Santissima Annunziata di Rivarolo e faremo quello che è nelle nostre possibilità, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, per cercare di dare il nostro apporto. Se ci sono atti formali e concreti che possiamo produrre per dare delle “chance” da giocarsi per proseguire l’attività lo faremo: come Amministrazione comunale abbiamo l’interesse a collaborare con la Cooperativa: per le famiglie degli studenti e per i posti di lavoro che sono in gioco». Questo il “messaggio” che il sindaco di Rivarolo Martino Zucco Chinà e la vice Marina Vittone, tra l’altro anche assessore all’istruzione, mandano all’istituto scolastico e più in generale alla Città. Rivarolo, appunto, di cui la Santissima Annunziata da decenni è un’istituzione e che nelle scorse ore ha perso il “titolo” di scuola paritaria.
La decisione dall'Ufficio Regionale del Ministero dell’istruzione
Revoca, decisa dall’Ufficio Regionale del Ministero dell’istruzione dopo una lunga istruttoria, che è stata inviata negli scorsi giorni negli uffici di segreteria di via San Francesco dove ha sede la scuola. Un fulmine in un cielo che da tempo sull’Annunziata non era più sereno. E proprio per capire il clima che stagnava, il 15 luglio scorso la cooperativa che gestisce l’attività didattica, “La Risposta”, attraverso il suo presidente, Gabriele Cibrario Rossi (anche insegnante della primaria) aveva inviato alle famiglie degli iscritti di ogni ordine e grado una lettera - su carta intestata Istituto Paritario SS Annunziata - nella quale rassicurava tutti. «A fronte di alcune “voci” giunte in questi ultimi giorni che vorrebbero l’Istituto Santissima Annunziata prossimo alla chiusura, desideriamo rassicurarvi sulla continuità delle attività didattiche della scuola per tutti gli ordini scolastici per il prossimo anno scolastico 2025-2026». E sa da una parte si sottolinea che non è in discussione la sopravvivenza della scuola, che in queste colonne non si mette in dubbio, nulla si dice sulla possibilità che la struttura diventi da paritaria a privata che per l’utente finale, non è proprio un particolare secondario.
No comment
Dal Consiglio di Amministrazione de «La risposta» Scs Onlus a cui la Curia di Ivrea ha dato in gestione il proprio istituto e si occupa quindi della didattica non è arrivato alcun commento. Né dal presidente Gabriele Cibrario Rossi, contatto via WhatsApp, via telefono (ha suonato invano per giorni), e né dalla vice presidente, l’avvocato Valeria Orso Manzonetta, che è anche il coordinatore didattico di medie a superiori, che impegnata non è stata nella possibilità di poter conferire con chi dalla redazione de Il Canavese le chiedeva la disponibilità di porle delle domande. Organo diverso, invece, il Consiglio di Indirizzo della Santissima Annunziata, che non si occupa di questioni prettamente tecnico-burocratiche, bensì, vigila che venga applicato dalla scuola lo statuto, in quanto plesso cattolico, e che i principi fondamentali vengano preservati nel percorso di studi e nelle attività formative.
Proprietà della Diocesi
Perché non va dimenticato che l’immobile di via San Francesco è di proprietà della Diocesi di Ivrea che dà in comodato gratuito alla Cooperativa la gestione della scuola a fronte del rispetto dei valori cattolici, tra morale e fede. Non a caso è il Vescovo che nomina chi debba essere a capo del Consiglio di Indirizzo, nella fattispecie l’insegnante di religione, nonché il cappellano della scuola, Don Antonio Parisi vice parroco di Rivarolo.
Le parole di sindaco Zucco Chinà
E in assenza di voci ufficiali è attraverso il sindaco della Città, Martino Zucco Chinà, che cerchiamo di disegnare gli scenari. Ovvero, «la richiesta di una sospensiva per la revoca del provvedimento, attraverso un ricorso al Tar: passaggio, credo, scontato. In Comune il Provveditorato non ci ha ancora inviato alcun atto in “copia”. Abbiamo appreso del provvedimento, attraverso il nostro assessore all’Istruzione che ha parlato direttamente con un membro del Consiglio che ha confermato la notizia della revoca. Immaginiamo che loro proseguiranno l’attività scolastica e che a settembre la campanella suonerà regolarmente. Qualche iniziativa giuridica la possono ancora mettere in atto. Non c’è una sola strada».
Congelati i fondi
In ogni caso, in attesa dei passi formali, ci sono le prime conseguenze della decisione del provveditorato.
E a spigarle è il vice sindaco Marina Vittone. «Fin da subito - spiega l’assessore che è anche insegnante della Gibellini Vallauri - dovremo congelare i fondi alla Scuola dell’Infanzia che sono già a bilancio, perché legati alla parifica; conditio sine qua non affinché questi vengano erogati da un comune. Fino ad oggi il nostro Ente ha sovvenzionato solo Istituti con parità scolastica; agli altri solo il Piano Offerta Formativa, che non possiamo considerare un contributo strutturale. E’ chiaro che la convenzione dà la certezza della continuità. In ogni caso quei fondi a bilancio ci sono, congelati: c’è da capire cosa accadrà». Poi il discorso si allarga alla Commissione paritetica, organo che abbraccia il Comune e la scuola.
Commissione paritetica
«Convocheremo a breve la commissione - aggiunge Vittone - anzi, sarà il presidente ovvero il dirigente della Santissima Annunziata, a doverlo fare, e glielo suggeriremo». Commissione composta da due consiglieri di maggioranza (Alessandro Anedda e Francesca Bevacqua) e uno di minoranza (Edoardo Gaetano). Nel frattempo, per lunedì 28 luglio 2025, anche se è giorno di festa, è stata convocata (nel pomeriggio) l’assemblea dei soci (ovvero tutti gli insegnanti) de la Cooperativa La Risposta, non è difficile immaginare quale sarà la discussione anche se il tema non è all’ordine del giorno.