Rivarolo, Ztl di via Farina tra multe e polemiche: ristoratori in ginocchio, il Comune difende la scelta. La prima estate con le telecamere attive in via Farina si chiude con un’ondata di sanzioni e un calo di incassi per i locali. Ristoratori infuriati, ma il sindaco e l’assessore al commercio ribattono: «Decisione ereditata, ma non possiamo tornare indietro».
Rivarolo, Ztl di via Farina tra multe e polemiche
Ufficialmente sono passati tre anni dall’istituzione della Ztl in via Maurizio Farina, attiva solo nei weekend estivi, ma di fatto quella appena conclusa è stata la prima con le telecamere attive che hanno fatto una vera e propria strage fra le tasche degli automobilisti rivarolesi. L’allora Giunta Rostagno aveva istituito l’area pedonale a beneficio dei residenti e delle attività della zona che così avrebbero potuto godere del “privilegio” di una strada vietata al transito delle auto, teoricamente più sicura per chi entrava e usciva dai locali e per gli avventori che consumavano cena o aperitivo nei dehor esterni. E se per i primi due anni, quando il transito era vietato dal giovedì al sabato sera dalle 19.30 alla mezzanotte, nei mesi di luglio, agosto e settembre, ma inibito “solamente” da una transenna a inizio via, la questione era passata pressoché inosservata, da quest’anno il bilancio è un vera e propria «mazzata». Cambiati i giorni: giovedì via transitabile ma chiusura da giugno a settembre e archiviata la transenna in favore dell’insegna luminosa con telecamera «infallibile»; per i ristoratori è stata una vera e propria Caporetto.
Vinosteria Malgrà
Tutto sommato la Vinosteria Malgrà, che rimane appena fuori dalla zona pedonale per pochi metri, non ha risentito troppo della chiusura ma neanche ne ha giovato: «Qualche cliente ci ha chiesto informazioni sulla Ztl ma poi, in pratica, i nostri numeri non sono calati, ma neanche aumentati – racconta la titolare Didi – Noi siamo al confine e i nostri clienti parcheggiano prima di infilarsi in via Farina. Sicuramente i nostri colleghi più avanti avranno avuto più disagi». Storia che, appunto, cambia completamente qualche metro più in là.
La Vinileria
«Per due anni la via pedonale è stata istituita dal giovedì alla domenica sera, regolamentandola con una transenna» spiega il titolare della Vinileria, Fabio. «Se i residenti dovevano passare la transenna veniva spostata e poi riposizionata. Per noi era comodo perché c’era la via pedonale, ben segnalata, e chi mangiava fuori, anche con i bambini, poteva sentirsi al sicuro dalle auto. Attualmente l’inizio dell’area pedonale è segnalata solo con un cartello luminoso in alto a sinistra, assolutamente non visibile. Se uno non si ricorda che giorno sia passa senza farci caso e si prende la multa. Oltretutto neanche noi ristoratori abbiamo il permesso per entrare, se ci troviamo a dover uscire, o se arriviamo dopo le 19.30, dobbiamo lasciare l’auto al di fuori dell’area pedonale. Abbiamo avuto diversi clienti che hanno preso la multa e si sono arrabbiati, non escludo che magari qualcuno per un po’ non sia venuto indispettito dal fatto che per bere un cocktail abbia dovuto pagare la multa. Fatta così, secondo me non serve a niente e nessuno. A mio parere sarebbe stato meglio rendere la zona pedonale tutte le sere, ma probabilmente i residenti non erano d’accordo, e così è stato deciso per istituirla solo il venerdì e il sabato sera. Per cercare di far contenti tutti, non hanno fatto contento nessuno. Chi ha preso la multa non l’ha presa perché volesse fare il furbo, ma semplicemente per distrazione».
L’Officina della pizza
Il tono sale man mano che ci si addentra per via Farina: «Da quando è stata chiusa la via, il venerdì e sabato abbiamo avuto un calo di incasso di circa l’80%» tuona amareggiato Alessandro, titolare dell’Officina della pizza. «La clientela non veniva a cena, e anche l’asporto si è drasticamente ridotto, quasi inesistente. E’ successo per diversi giorni di fare solo 30 pizze a serata. Ma i dipendenti devono essere pagati, così come gli affitti e l’acquisto delle materie prime, per ciò abbiamo dovuto mettere mano a quello che avevamo accantonato nei mesi precedenti per fare fronte alle spese. La clientela non veniva a cena, e quella poca del venerdì e del sabato spesso si lamentava per aver preso multe, così da smettere di frequentare il locale. Speriamo che con la riapertura invernale torni il giro di clienti che avevamo prima e speriamo vivamente che venga tolta questa Ztl che a noi, che non abbiamo neanche il dehor, ha solo causato danni».
Insomma, se doveva essere a beneficio dei ristoratori o dei cittadini, questa Ztl si può certo dire che alla fine ha fatto scontenti tutti… «se non le casse comunali», masticano amaro gli operatori della via.
Il sindaco Martino Zucco Chinà
«Sinceramente non capisco la lamentela, ogni volta che passo i locali sono pieni – risponde il sindaco Martino Zucco Chinà – Tutto era stato fatto per rendere sicura la strada, a beneficio proprio dei locali e dei loro avventori. In merito alla scarsa visibilità dell’insegna, invece, bisogna sempre rispettare le normative e l’ufficio tecnico ha valutato che questa fosse l’unica opzione percorribile».
L’assessore al commercio Sandra Ponchia
«Chi oggi si lamenta è lo stesso ristoratore che ha spinto per la chiusura – commenta l’assessore al commercio Sandra Ponchia – Noi, come Amministrazione non avremmo mai chiuso via Farina, siamo arrivati a cose già fatte. La precedente Amministrazione aveva speso un’ingente quantità di soldi pubblici per la chiusura della strada, insegne e telecamere, e ora rinunciare alla Ztl vorrebbe dire buttare 50mila euro di soldi pubblici. La chiusura è stata determinata anche dall’ampliamento del dehor della Vinileria e, oltretutto, in quel punto la strada si restringe a tal punto che nelle scorse settimane un’ambulanza ha avuto difficoltà a transitare. Chiudere tutti i giorni non sarebbe possibile: i residenti non sarebbero d’accordo. Non abbiamo voluto noi questa chiusura ma ora non si può tornare indietro».