Amministrazione

“Rivoluzione” in Municipio a San Benigno

La Giunta trasforma l’organigramma nominando 4 responsabili di settore (e adeguando gli stipendi)

“Rivoluzione” in Municipio a San Benigno

“Rivoluzione” in Municipio a San Benigno: la Giunta trasforma l’organigramma nominando 4 responsabili di settore (e adeguando gli stipendi)

“Rivoluzione” in Municipio

Per quanto passata un po’ in sordina, è una vera e propria “rivoluzione” organizzativa quella messa in atto al Comune di San Benigno in questi giorni. Trasformazione che si basa sulla normativa da poco entrata in vigore e che regola la produttività e gli obiettivi da raggiungere della Pubblica Amministrazione, con tutto ciò che ne deriva in termini di stipendio per i dipendenti. Il tema centrale, formalizzato con una delibera della scorsa settimana, è stato «rendere più attuale il nostro ente», spiega il Sindaco Alberto Graffino. «Noi avevamo una struttura che accentrava quasi tutto sul Segretario Comunale, e su un unico responsabile, quello dell’Ufficio Tecnico. L’idea è quella di rendere il nostro Comune più dinamico, per rispondere più efficacemente alle esigenze di un paese che in ogni caso è già molto popoloso, dunque non gode dei sostegni statali riservati ai comuni sotto i 5000 abitanti ed al contempo è soggetto alla necessità di erogare tutta una serie di servizi complessi ai cittadini senza avere una pianta organica adeguata: basti pensare che la media nazionale (pari a 6-7 dipendenti ogni 1000 abitanti) direbbe che il nostro Comune dovrebbe avere 39 dipendenti mentre al momento ne ha 20».

Le novità

Ma, nel concreto, che cosa cambierà? Si sono “creati” dei responsabili di area, cosa che ha richiesto uno sforzo per un adeguamento dei compensi (sono stati messi a bilancio a questo riguardo 45 mila euro): sono i cosiddetti “Incarichi di Elevata Qualificazione”, che saranno posti a capo dei Servizi Amministrativi, Servizi Finanziari, Servizi Tecnici e Polizia Locale (i Servizi Generali resteranno in capo al Segretario). «Siamo passati dall’avere tutti “soldati semplici”, ad avere una vera “struttura”, in cui ci sono unità funzionali con le quali l’Amministrazione possa agilmente relazionarsi per affrontare le sfide giornaliere».

Una “Giunta” tecnica

Non solo: «Abbiamo intenzione di ricostituire quella che un tempo si chiamava “Giunta tecnica”: per risolvere i problemi o per trattare determinate questioni è importante che al tavolo si siedano tutti i vari uffici. Faccio l’esempio di casi che riguardano il tessuto industriale: c’è bisogno di coinvolgere l’ufficio tecnico dal punto di vista urbanistico, la ragioneria riguardo i tributi, i demografici come fonte di dati e la polizia locale relativamente ai sopralluoghi ecc. A volte, in passato, ci si è mossi in maniera troppo settoriale. Non ci si può permettere di lavorare a compartimenti stagni». L’altro grosso cambiamento è che il compenso sarà composto al 75% da una parte fissa data dalla posizione, al 25% dal rendimento, dipendente dal raggiungimento degli obiettivi, di anno in anno stabiliti dall’Amministrazione.