«Salviamo i piccioni imprigionati nelle reti della Torre Ampalla»
La Torre Ampalla, di proprietà, della famiglia Martinetto, è gestita da uno studio legale e si dicono aperti a trovare nuove soluzioni
A Ciriè interviene la Lida: «Salviamo i piccioni imprigionati nelle reti della Torre Ampalla»..
«Salviamo i piccioni imprigionati nelle reti della Torre Ampalla»
Lo “scatto” mostra un volatile, purtroppo l’ennesimo, rimasto impigliato nelle reti di protezione della storica Torre Ampalla che si trova nel centro storico di Ciriè, angolo con via Cavour. Per il pennuto si tratta di un’agonia spesso lunga e dolorosa: resta imprigionato, testa in giù, anche per giorni in attesa della morte. Insomma una vera e propria trappola che non risparmia piccioni, colombi e merli.
"Serve una soluzione"
«Chiediamo anche all’Amministrazione comunale e ai proprietari della storica “casa-torre” di trovare una soluzione - interviene Laura Masutti, responsabile della Lida Ciriè e Valli di Lanzo - questo orrore deve finire al più presto... Dialogando con lo studio Antisso e Commisso ho percepito una grande collaborazione...». Una vicenda che, purtroppo, si trascina da tempo con le reti installate dai proprietari della torre allo scopo di evitare che il guano dei volatili danneggi la storica Torre Ampalla. Si arriverà a una soluzione in tempi brevi?
"Aperti ad alternative"
Antisso e Commisso con l’avvocatessa Monica Commisso a spiegare che: «Noi siamo assolutamente disponibili a trovare soluzioni. Quella attuale delle reti è l’unica, per il momento, fattibile. Dico questo perchè molti edifici pubblici torinesi adottano questo sistema, a norma di legge. In passato avevamo chiamato pure i falconieri di Caselle... . La struttura è molto antica, un bene storico, e le reti ci hanno permesso di salvare dal degrado e dal guano l’interno della Torre Ampalla». Altre soluzioni? Dissuasori sonori ma non certo graditi ai residenti o addirittura un intervento più drastico come la presenza di un falco a “sorvegliare” la struttura.
«Torre Ampalla è un edificio privato che meriterebbe di essere maggiormente conosciuto dalla Città di Ciriè e dall’intero territorio- si rammarica l’avvocatessa Commisso - per questo siamo a completa disposizione per trovare soluzioni insieme a tutte le istituzioni».