Simpatiche Zampette, vi raccontiamo la storia di Patrizia e della sua dolce Mia
Mia è stata adottata qualche anno fa dal canile di Caluso e diventata vera e propria ombra della "sua umana".
Simpatiche Zampette, vi raccontiamo la storia di Patrizia e della sua dolce Mia, adottata qualche anno fa dal canile di Caluso e diventata vera e propria ombra della "sua umana".
Simpatiche Zampette
Simpatiche Zampette, l'iniziativa de Il Canavese e Il Giornale di Ivrea dedicata ai nostri amici animali, continua a suscitare l'apprezzamento dei nostri lettori. Oggi vi raccontiamo la storia di Patrizia Addis e della sua dolce cagnolona Mia...
La storia di Patrizia e della sua dolce Mia
Dopo che il bassotto di casa l’aveva lasciata, per un certo periodo di tempo Patrizia Addis aveva deciso che non avrebbe più preso un cane. Tutto però cambiò quando incontrò Mia, quattro anni fa al Canile di Caluso. Patrizia entrò da sola ed uscì accompagnata da un cucciolo. «Mi ricordo ancora il giorno in cui sono andata a vedere i cagnolini che erano appena arrivati: mio figlio mi aveva detto di prendere il cucciolo più vivace del gruppo. E’ così che ho scelto la mia attuale compagna. Non avevamo ancora deciso come chiamarla, eravamo incerti fra tre nomi: glieli dissi tutti e quando pronunciai Mia lei si girò. Aveva scelto da sola». Adottare un randagio era una novità per Patrizia, tant’è che quando, pochi mesi dopo l’arrivo della cagnolina, una volontaria arrivò da lei per controllare che tutto andasse bene, la Addis ebbe una gran paura che gliela potessero portare via: «Era un controllo di routine, ma non lo sapevo. Ormai Mia era diventata la “mia ombra” e ci eravamo affezionata una all’altra». La cucciola, infatti, trascorreva tutto il tempo con la sua padrona: stava seduta all’ingresso del negozio in via Educ, a Castellamonte prendendosi le carezze dai passanti e dai clienti, sempre vigile e attenta nel vedere cosa succedeva intorno. «Quando chiusi il negozio tutti erano tristi, perché non avrebbero più potuto incontrare Mia. Ormai era conosciuta da tutti ma, come si può vedere, lei è sempre con me. Addirittura spesso salutano prima lei: sarà perché sa scodinzolare?» Di indole docile e ubbidiente, Mia continua a seguire sempre la sua padrona: a Palazzo Antonelli durante le riunioni, nei negozi di Castellamonte, dove riceve biscottini dai commercianti ed a spasso per la città, oppure nelle gite fuori porta. «Se succede, molto raramente, che io non la possa portare con me, quando torno a casa brontola per una decina di minuti, non mi viene incontro, né mi fa le feste. Dopo il periodo di pandemia in cui abbiamo vissuto sempre insieme il nostro legame si è rafforzato ancora di più». Una compagna fidata, ma anche un membro della famiglia: «Mia è riuscita anche a conquistare mio marito. Ricordo quando eravamo andate a prenderlo a Milano, qualche anno fa, dopo che lui aveva partecipato a una corsa a Trieste. Appena è sceso dall’autobus Mia l’ha ricoperto di attenzioni e di feste. Erano felicissimi di rivedersi».
Per Patrizia la sua cagnolina è molto di più che un semplice animale da compagnia: è proprio la sua grande amica.
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