Successo alla Casa del Cane Vagabondo: giornata dedicata alla ricerca olfattiva con Outdog. Al rifugio una dimostrazione pratica guidata da educatrici esperte: attività olfattive, esercizi di ricerca e un approccio che valorizza ogni cane.
Successo alla Casa del Cane Vagabondo
Una giornata all’insegna dell’apprendimento e della sensibilità verso il mondo dei quattro zampe quella che si è svolta domenica 26 ottobre alla Casa del Cane Vagabondo. L’iniziativa, molto partecipata, ha offerto ai visitatori un’occasione unica per approfondire tecniche e approcci educativi basati sulla ricerca olfattiva, un’attività fondamentale per il benessere del cane.
«È stata un’esperienza davvero emozionante, sia per noi che per i nostri ospiti» racconta Patrizia Ceccarelli, responsabile del canile, che ha voluto ringraziare il team di educatrici e le volontarie: «Le ragazze del gruppo Outdog hanno tenuto una lezione coinvolgente e ricca di spunti, e le nostre volontarie si sono prodigate fin dal mattino affinché tutto riuscisse al meglio».
Protagoniste della dimostrazione sono state Antonella Bollini e Rita Cerevico, fondatrici del Circolo Fotografico Casellese Outdog, realtà attiva da circa un anno e nata dall’unione delle loro esperienze come educatrici, addestratrici e istruttrici cinofile.
Outdog
Perché il nome Outdog? Lo spiegano direttamente le due professioniste: «Crediamo molto nel lavoro svolto anche fuori dal centro cinofilo. Organizziamo lezioni collettive in contesti urbani, percorsi di ricerca, esercitazioni in sicurezza e attività in ambiente naturale. L’olfatto è il senso principale del cane: per questo puntiamo su discipline che coinvolgono davvero tutti, dai più giovani ai più anziani. Inoltre siamo specializzate nella gestione e nel lavoro con cani da caccia».
La loro sede operativa si trova a La Cassa, ma il loro raggio d’azione abbraccia tutto il Canavese.
Ricerca olfattiva
Durante la giornata a Barbania i partecipanti hanno potuto osservare da vicino come funziona una sessione di ricerca olfattiva: «Abbiamo proposto un gioco semplice ed efficace» spiegano Antonella e Rita. «Si fa annusare al cane un indumento appartenente a una persona, che nel frattempo si allontana e si nasconde. Il cane, seguendo la traccia, la ritrova e riceve il meritato premio. Un’attività che permette di comprendere meglio le caratteristiche, le capacità e la personalità di ogni singolo animale».
Un appuntamento riuscito, che ha unito formazione, divertimento e sensibilizzazione, rafforzando il legame tra il canile e la comunità e offrendo nuovi strumenti per leggere e valorizzare il comportamento dei cani. Una di quelle iniziative che dimostrano quanto il lavoro educativo, se svolto con competenza e passione, possa fare la differenza.