PIEMONTE

Torino, capitale del cinema d’autore: al via la 43ª edizione del TFF

La retrospettiva e il manifesto di questa edizione sono dedicati a Paul Newman, nel centenario della nascita.

Torino, capitale del cinema d’autore: al via la 43ª edizione del TFF

Torino torna a essere la capitale del grande schermo. Con la sua 43ª edizione, il Torino Film Festival conferma la propria vocazione a luogo di incontro e di scoperta, dove il cinema d’autore, le nuove voci e i grandi maestri si danno appuntamento per celebrare la settima arte. Dal 21 al 29 novembre, la città accoglierà proiezioni, anteprime, ospiti internazionali e omaggi a figure indimenticabili della storia del cinema.

«In un tempo in cui l’esperienza cinematografica sembra frammentarsi, il Torino Film Festival riafferma il valore dell’incontro. E Torino, città culla del cinema e al contempo votata al futuro, offre il contesto ideale per una manifestazione come questa» Carlo Chatrian, direttore Museo Nazionale del Cinema, commenta così la 43ª edizione, dal 21 novembre al 29 novembre, organizzata sotto  l’egida del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Carlo Chatrian, con  la direzione artistica di Giulio Base. «Dai grandi ospiti, che ancora una volta verranno ad illuminare il red  carpet, ai nomi nuovi che speriamo segneranno gli anni a venire, il Torino Film Festival si conferma un  punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale e un appuntamento imprescindibile per  chi cerca nel cinema non solo intrattenimento, ma ricerca, libertà e scoperta» aggiunge Chatrian.

La retrospettiva

La retrospettiva e il manifesto di questa edizione sono dedicati a Paul Newman, nel centenario della  nascita. Attore iconico, volto tra i più amati della storia del cinema, Newman verrà celebrato con una  selezione di 24 film che ripercorrono l’arco di una carriera straordinaria: dal debutto negli anni ’50 ai grandi successi internazionali, fino alle prove più mature e intense. La foto del manifesto è stata  scattata nel 1981 da Eva Sereny (Iconic Images) durante le riprese del film Diritto di cronaca (Absence of Malice), diretto da  Pollack.

«Fin dal primo giorno della mia direzione del Torino Film Festival ho posto al centro un impegno: custodire  l’anima autoriale dei suoi tre concorsi. Così è stato nella scorsa edizione, e così sarà anche quest’anno – spiega Base – Con una squadra di giovani e appassionati selezionatori abbiamo attraversato l’oceano di circa seimila  titoli, scegliendo quelli che ci sono parsi destinati a lasciare un segno. Il frutto di questo lavoro lo  presentiamo in una griglia di proiezioni essenziale: le tre competizioni – lungometraggi, documentari,  cortometraggi – e le tre sezioni non in gara – retrospettiva, fuori concorso, Zibaldone.  Il numero dei film resta identico a quello dell’anno passato; non un accumulo bulimico, ma una scelta  accurata. Nessuna serie televisiva: il cuore del nostro festival continua a essere il cinema concepito per  la sala.  Tutto ruoterà attorno a quel buio luminoso, compresi gli incontri con gli ospiti. Che saranno molti,  italiani e internazionali: so che Torino li aspetta e io non vedo l’ora di accoglierli. Non soltanto le Dodici  Stelle ma una costellazione più ampia di presenze, capace di ricordarci che il cinema vive davvero solo  negli incontri: tra chi lo crea e chi lo guarda, tra lo schermo e i nostri occhi, tra il festival e il suo pubblico».
Il programma, dunque, continua a contraddistinguersi per la scelta di opere originali e indipendenti – per la  grandissima parte in anteprima internazionali – e per l’altissima presenza di registe e cineaste donne,  a partire dalle tre presidenti di giuria delle sezioni di concorso, Ippolita di Majo, Giovanna Gagliardo  e Lina Sastri.
La sala cinematografica conferma il suo ruolo predominante e fondamentale. I 120 titoli suddivisi nelle  tre sezioni di concorso (lungometraggi, documentari e cortometraggi) e nelle tre sezioni non  competitive (Fuori concorso, Zibaldone e Retrospettiva Paul Newman) saranno sempre presentate o  introdotte da registi o intrepreti, da testimoni diretti o da esponenti della cultura e critica  cinematografica. E saranno numerosi gli ospiti internazionali: da Antonio Banderas, Franco Nero a Spike Lee, da Vanessa  Redgrave a Juliette Binoche (nella foto), da Daniel Brühl a James Franco, da Terry Gilliam a Claude Lelouch,  Aleksandr Sokurov, Hanna Schygulla, Jacqueline Bisset solo per citarne alcuni.

Tra le eccellenze della cinematografia italiana, tra cui, Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto, Barbara Bobulova, Fortunato Cerlino, Pilar Fogliati.
Giulio Base e l’attrice Laura Chiatti condurranno la cerimonia di apertura al Teatro Regio di Torino.

La serata sarà illuminata dalla consegna dei prestigiosi riconoscimenti  “Stelle della Mole” a sette star indiscusse del panorama cinematografico internazionale: Jacqueline Bisset, Daniel Brühl, Sergio Castellitto, Spike Lee, Claude Lelouch, Stefania Sandrelli, Aleksandr  Sokurov. Brilleranno anche le presenze, tra i tanti ospiti, di Dolph Lundgren e Hanna Schygulla.

A seguire, il regista David Freyne presenterà, in anteprima italiana, la sua commedia «Eternity», un rom-fantasy che – portandoci in un aldilà in cui ogni anima ha sette giorni per scegliere con chi condividere  la propria vita eterna – pone una riflessione sul senso dell’esistenza.