Treni da Ivrea a Torino, continuano i disagi per i pendolari
Il consigliere regionale Avetta (PD) torna a chiedere l'estensione della SFM
Treni da Ivrea a Torino, continuano i disagi per i pendolari
Treni da Ivrea
I pendolari sui treni da Ivrea a Torino continuano a subire disagi. Lo denuncia il consigliere regionale, Alberto Avetta (Pd). «Nonostante le rassicurazioni della Regione Piemonte sulla linea ferroviaria Ivrea-Torino nulla è cambiato e il promesso “rinforzo con la doppia composizione” non viene garantita. Con un Question Time dello scorso marzo segnalavo per l’ennesima volta il problema dei “treni bimodali”, che per la scarsa capienza sono strapieni costringendo i pendolari a viaggi indecorosi».
Ancor i bimodali sulla tratta
«La situazione si ripete: martedì 24 settembre il treno 2714 delle 7.41 da Ivrea e il treno 2737 del pomeriggio da Torino erano “bimodali”, e lo stesso è accaduto il giorno precedente. Per l’ennesima volta siamo costretti a denunciare le quotidiane criticità della linea Aosta-Ivrea-Torino, che dimostrano che non è vero che siamo di fronte “a pochi casi isolati” come dichiarato in Aula mesi fa dall’assessore Gabusi. Torno a chiedere alla Regione Piemonte di intervenire su Trenitalia per trovare soluzioni definitive. Altrimenti, meglio dire ai viaggiatori che si devono rassegnare e subire i disservizi del sistema ferroviario regionale».
Estendere la SFM
«L’unica vera e seria risposta ai tanti disservizi denunciati dai pendolari che utilizzano la linea Torino-Ivrea-Aosta è estendere ad Ivrea la SFM8 (Lingotto-Chivasso) completando poi il servizio fino a Carema -è la proposta di Avetta - SFM unisce Torino ad Alba, Bra, Fossano, Pinerolo, non si capisce perché non debba arrivare a Ivrea, unica grande città dell’area metropolitana non servita dal servizio ferroviario metropolitano. L’operazione è tecnicamente possibile ma serve una chiara volontà politica che, ad oggi, la Giunta Cirio non ha ancora assunto. Questa situazione mi ricorda le tante promesse di campagna elettorale come quella di applicare tariffe agevolate ai giovani pendolari. Ad oggi registriamo disservizi e abbonamenti rincarati addirittura del 30%».