Trovati i fondi per i campi da calcio a Rivarolo, Schialvino: "Chiedo scusa del ritardo"
Rammarico dell’assessore ai lavori pubblici per il fatto che in questi anni non ci sia stata comunione d’intenti sul tema: «Fosse dipeso soltanto da me, sarei intervenuta già anni fa».
Trovati i fondi per i campi da calcio a Rivarolo, Schialvino: "Chiedo scusa del ritardo". Rammarico dell’assessore ai lavori pubblici per il fatto che in questi anni non ci sia stata comunione d’intenti sul tema: «Fosse dipeso soltanto da me, sarei intervenuta già anni fa».
Trovati i fondi per i campi da calcio a Rivarolo
«Scusate il ritardo». Oppure: «Meglio tardi che mai». Potrebbe essere l’incipit, ma ciò che conta è che finalmente, dopo tante promesse, dichiarazioni di facciata, tavoli di lavoro, gli impianti sportivi di Rivarolo avranno l’attenzione (politica ed economica) che necessitano. Ad annunciarlo è l’assessore ai lavori pubblici Lara Schialvino che si è spesa in prima persona affinché si intervenga sui manti sintetici ormai logori (e pericolosi per l’incolumità dei giovani calciatori che li utilizzano) dei campi da calcio di via Merlo e del Polisportivo di via Trieste. Fa parte delle variazioni di Bilancio della Giunta che verranno poi ratificate in Consiglio comunale, in maniera tale che l’iter burocratico possa partire e già nell’estate del 2023 vedere i primi cantieri aprire.
La spiegazione di Schialvino
«Sì, in linea di massima, questi dovrebbero essere i tempi», assicura l’architetto “prestato” ai lavori pubblici da otto anni a questa parte. Che aggiunge: «Finalmente abbiamo un’idea e obiettivo comune all'interno della Giunta su cosa fare con quei soldi che erano lì fermi, pronti, ma che ogni anno tornavano nell’avanzo di amministrazione nell’attesa di prendere una decisione definitiva, finendo per tergiversare: erano tre anni che questi fondi aspettavano un indirizzo».
Le scuse
E adesso è arrivato. «Sì, esatto – continua Schialvino -. E mi sento di chiedere scusa ai genitori dei ragazzi che fanno sport su quegli impianti, per il fatto che questi lavori potevano essere fatti prima e, invece, iniziamo la fase burocratica soltanto adesso. A volte, però, le scelte non sono solo del singolo. Non decide il singolo assessore. Ma ci vuole la collegialità dell’intero esecutivo e non sempre c’è stata. Ma adesso sì. Che il problema esista è noto da tempo e, in effetti, si poteva fare prima e io stessa avrei voluto partire prima, ma non è stato possibile, per questo oggi mi sento di chiedere scusa a quei genitori che con pazienza hanno aspettato tutto questo tempo per ottenere delle risposte certe e che adesso sono arrivate». Parole importanti quelle di Lara Schialvino, di un’onestà intellettuale che in politica sono rare da riscontrare e che non potranno che incontrare il favore dell’utenza ma allo stesso tempo aprire spiragli di dibattito, all’interno del Consiglio comunale e non solo, dalle mille interpretazioni e sfumature.
Gli interventi
Ma venendo al concreto di quali interventi parla l’assessore? Innanzitutto del tanto discusso campo a 8 giocatori di via Merlo, quello utilizzato dalla Rivarolese per la scuola calcio. «Sono anni che riceviamo sollecitazioni per intervenire e adesso lo faremo. Daremo il prima possibile l’incarico di progettazione per partire col cantiere il prima possibile. Andremo a sostituire tutto il rettangolo di gioco, non solo le parti ammalorate, per una spesa che ammonta a circa 160.000 euro (iva inclusa). La decisione è presa. Si parte e non si cambia idea». Poi, sono previsti altri due interventi al Polisportivo di via Trieste. Il primo è quello sul campo a 11, sempre per il calcio: il terreno di gioco realizzato e mai, di fatto, entrato in funzione. E’ quello che si trova sostanzialmente nell’area esterna, nei pressi del parcheggio e che sarà un campo da allenamento (o di gioco) “regolare”. In erba. I problemi da risolvere saranno il collegamento dall’ingresso all’area in oggetto; ripristinare l’impianto di illuminazione e quello di irrigazione. «La spesa prevista ammonta a 250.000 euro. La progettazione partirà già entro la fine di quest’anno». Infine, l’intervento più massiccio, anche dal punto di vista economico, è quello che verrà effettuato sul campo in sintetico (a 11) e sulla adiacente pista di atletica. «Qui occorre circa un milione e mezzo di euro – spiega Schialvino -. non avendo, ovviamente, fondi propri a disposizione apriremo un prestito flessibile, immagino un mutuo. Il nostro bilancio ha spazi per aprire un mutuo (l’indice di indebitamento del Comune è molto basso, tradotto: il bilancio è sano, ndr) per cui lo faremo. Nel frattempo come assessorato ai lavori pubblici abbiamo richiesto fonti di finanziamento, partecipando a bandi anche del Pnrr; per ora, senza successo. Nel frattempo continueremo a cercare fonti di sostentamento alternative».
E tra i rimpianti dell’aver atteso così tanto prima di arrivare ad una sintesi economico-politica sull’impiantistica sportiva c’è il fatto che oggi, alla luce degli scenari mondiali, il tutto costerà almeno un 20% in più.