Videosorveglianza e serrature a badge: la nuova gestione dell’isola ecologica funziona a Cuorgnè in via Trieste. La nuova gestione voluta dal Comune con telecamere, serrature elettroniche e sanzioni ha migliorato la situazione, anche se restano episodi di inciviltà.
Videosorveglianza e serrature a badge
È soddisfatto dei risultati ottenuti con la nuova gestione dell’isola ecologica di via Trieste a Cuorgnè, il vice Sindaco, e assessore alla raccolta rifiuti, Vanni Crisapulli, ma non ancora soddisfatto dell’educazione civica di alcuni dei suoi concittadini. Se, infatti, un anno fa, in questo periodo, il punto di raccolta di via Trieste era agli onori (dis-onori) delle cronache per la montagna di immondizia non raccolta, da quando è stato fatta una precisa selezione di chi ha diritto a conferire i rifiuti in quella postazione e alla porta è stata installata una serratura a badge, la situazione sembra essersi risolta.
Il punto del vicesindaco Crisapulli
Non secondaria è stata anche l’installazione di telecamere che controllano il posto. «Un anno fa la situazione era indecente. Ma il problema perdurava da quasi dieci anni – ricorda Crisapulli -. Serratura a badge, installata da Teknoservice, e telecamere hanno però dato i loro frutti». Il vice Sindaco è però netto: «Questa è l’ultima spiaggia… se la situazione scappasse nuovamente di mano si dovrà chiudere e chi utilizza l’isola ecologica dovrà cercarsi altre soluzioni!».
Multe
Nel tenere la situazione sotto controllo sembrano anche aiutare le sanzioni che in questi mesi sono state comminate, non solo in via Trieste. È di qualche settimana fa l’abbandono, in zona Casermette di un divano. «Chi l’ha lasciato è stato multato e il mobile è stato portato via» assicura l’amministratore che si sofferma anche su un recente caso di abbandono di rifiuti in piazza Martiri, prontamente ripulita dagli addetti. E se da una parte si pensa ad aumentare le zone videosorvegliate, dall’altra Crisapulli è convinto che si dovrebbero aumentare le sanzioni: «Temo sia l’unica cosa che alcune persone capiscono!».