No alle mafie

Villa Lea, altri 70.000 euro per il progetto di "cohousing" sociale a Cuorgnè

L’Amministrazione comunale ha stanziato le risorse in arrivo grazie alla partecipazione a un bando regionale

Villa Lea, altri 70.000 euro per il progetto di "cohousing" sociale a Cuorgnè
Pubblicato:

Villa Lea, altri 70.000 euro per il progetto di "cohousing" sociale nella casa che fu del boss Iaria a Cuorgnè.

Villa Lea

Con una variazione di bilancio avvenuta nei giorni scorsi, l'Amministrazione di Cuorgnè ha ufficialmente stanziato i fondi in arrivo da un bando regionale e destinato al progetto “Abitiamo (il) bene - Un cohousing sociale a Villa Lea”. Il Comune aveva deciso di partecipare al bando Regionale lo scorso luglio e ad agosto aveva avuto l'ufficializzazione dell'ottenimento del finanziamento. Si tratta di un progetto dal valore di circa 70 mila euro, che sarà cofinanziato al 50 per cento direttamente dall'associazione Mastropietro che gestisce Villa Lea in località Cascinette a Salto. «Come più volte dichiarato, cercheremo di supportare queste importanti attività dall’alto valore sociale e legale, attraverso la partecipazione ai bandi, come è stato per questo contributo regionale - spiega Elisa Troglia, assessore alle politiche sociali -. Ci troveremo a breve per programmare la “Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile”, anche qui con l’idea di aderire al bando regionale. Nel 2025, come annunciato in Teatro mesi fa, vorremmo proporre proprio il tema dei beni confiscati».

Il progetto

Lo stabile, che è stato poi dedicato alla vittima innocente della mafia Lea Garofalo, era di Bruno Iaria, capo della locale della 'ndrangheta, sgominata dall’operazione Minotauro di oltre dieci anni fa. Da nove anni la villa è stato restituita alla collettività e da allora Villa Lea è viva grazie a un progetto di social housing, ovvero uno spazio per accogliere quelle persone che sono in una situazione di emergenza abitativa. Stanze private, ma con una gestione comunitaria della casa, dove gli ospiti si aiutano tra loro, insieme ai volontari, sempre disponibili. Il nuovo finanziamento regionale si inserisce, quindi, in una attività già presente e rodata sul territorio. Infatti, come spiega Andrea Contratto della Mastropietro, dei circa 30 mila euro di cofinanziamento, solo quattro, nel progetto presentato in Regione, fanno riferimento a spese per utenze. «La parte principale del finanziamento verrà usata per potenziare i servizi, con l'inserimento di un operatore a tempo pieno e le consulenze di uno psicologo. L'idea è incrementare i servizi di accompagnamento nella ricerca abitativa, ma anche verso il reinserimento lavorativo anche attraverso i corsi di formazione». Quindi maggiori servizi dedicati agli ospiti, in aggiunta a quelli già presenti forniti in collaborazione con il Ciss 38. «Con questo aiuto regionale potremo concentrarci su alcune dinamiche socio-lavorative, utili per il reinserimento dei nostri ospiti». Attualmente Villa Lea ospita una decina di persone. «Il numero degli ospiti non è stabile perché essendo un cohousing per le emergenze è una sorta di luogo di prima accoglienza».

Seguici sui nostri canali