27 cani nel degrado a Pont, parte la petizione per salvare gli animali non sequestrati
Una situazione nota da anni: dal 1997 sono già stati portati via 62 cani
27 cani nel degrado a Pont, parte la petizione per salvare gli animali non sequestrati. Presa a calci una volontaria intervenuta per portarli via
27 cani nel degrado a Pont
27 cani tenuti in casa in condizioni di estremo degrado. Questa la scoperta (che scoperta non è, in quanto episodi di maltrattamento di animali avevano in passato coinvolto il medesimo protagonista) di Patrizia Ceccarelli, della Casa del cane vagabondo, di Barbania, intervenuta nel pomeriggio di lunedì 29 maggio per portare via i cani da un’abitazione in borgata Pianrastello di un cittadino pontese di mezza età e affetto da disturbi.
Intervento difficile
A richiedere il provvedimento è infatti stato l’amministratore di sostegno di quest’ultimo, dopo numerose segnalazioni da parte di volontari del paese. Una storia non priva di momenti critici: durante l’operazione di ritiro degli animali, infatti, Ceccarelli sarebbe stata addirittura presa a calci dal proprietario della casa. Un gesto di violenza subito segnalato ai Carabinieri, alla forestale e alla Polizia Locale, giunti sul luogo del recupero. Sebbene, in ogni caso, l’intervento sia andato a buon fine, 7 dei 27 cani trovati in pessime condizioni igieniche e in cattiva salute sono rimasti nelle mani del pontese, mentre 2 sembrerebbero dispersi. 10 degli esemplari recuperati sono stati portati al canile di Caluso, altri 8 al rifugio di Barbania: venerdì 3 giugno sono stati sottoposti a toelettatura. Visitati dal veterinario, la maggior parte di loro presentava pulci, zecche, irritazioni e, soprattutto i cuccioli, diarrea dovuta alla contrazione di un virus.
Una vicenda lunga 26 anni
Il Canile di Caluso segue la vicenda fin dal 1997: «Da allora ad oggi, da quella casa sono entrati in canile ben 62 cani - scrive la struttura sulla propria pagina facebook - Di questi, 28 nel 2012 (con l’aiuto della Guardia Forestale) e 7 nel 2015 (con la collaborazione delle Guardie Zoofile). Dopo questi due sequestri forzati, il detentore venne processato e condannato per maltrattamento e malgoverno di animali». Ma un’ulteriore denuncia, rimasta inascoltata, risale a maggio 2021. «Ora è dovere di tutti noi, chi scrive, chi legge, le Autorità e le Istituzioni a far sì che questa ed altre situazioni similari, vengano risolte per il bene degli animali e, anche, per il benessere delle persone che condividono gli spazi con questi individui “disturbati”. Rimane l'amarezza e il rammarico per la superficialità, le modalità e le tempistiche con le quali si affrontò la questione nel 2021. Si sarebbero potute evitare tante nascite. E tanto lavoro per noi canili e rifugi che già ne abbiamo abbastanza. Comprendiamo che nella società ci siano tanti problemi da risolvere ma almeno nei casi gravi come questo bisognerebbe intervenire con decisione». L’appello, insomma, sarebbe quello di non lasciare cadere questo ennesimo episodio nel vuoto, ma muoversi verso una definitiva soluzione del problema.
Una petizione
Ora è stata lanciata una petizione su change.org affinchè anche gli animali rimasta nella "casa degli orrori" vengano salvati e portati via. "chiediamo che si ritorni in quella casa e si disponga il sequestro di tutte le creature ancora presenti e si vieti a quell’individuo di detenere qualunque tipo di animali" si legge nella petizione. In poche ore si è già arrivati a superare abbondantemente le 2mila firme.