A Ciriè il disagio psicologico è in preoccupante aumento
I mesi di “Covid” hanno lasciato evidenti strascichi in alcuni residenti: ma chi interviene?
A Ciriè il disagio psicologico è in preoccupante aumento. I mesi di “Covid” hanno lasciato evidenti strascichi in alcuni residenti: ma chi interviene?
A Ciriè il disagio psicologico è in preoccupante aumento
Domenica mattina 5 giugno decine di residenti a Ciriè si sono svegliati di soprassalto intorno alle 7 del mattino a causa delle urla “belluine”, di un cinquantenne, provenienti dalla centralissima via Vittorio Emanuele, contro un corriere-vivaista: «Non puoi passare di qui! La strada è chiusa al traffico!». Alla fine, per sbrogliare la matassa sono dovuti intervenire i carabinieri... Ma non basta. Durante i restanti giorni della settimana piazza Castello è “allietata” dalle urla di una “gentile signora” che dal quarto piano di un condominio accoglie i malcapitati passanti al grido di: «Buffone, pupazzo rintronato, rincoglionito, demente curati il cervello...».
Insulti a pieni polmoni
La dimora della cinquantenne, si trova proprio in uno degli angoli della piazza. Così si alterna, dalle 7 del mattino a oltranza (finchè i polmoni lo consentono) su due lati dell’abitazione premurandosi di non apparire mai sul balcone o dalle finestre. Tra un pagliaccio/a e un rimbambito/a, naturalmente per parità di sesso, si cimenta anche in canzoncine e frasi in piemontese non certo di benvenuto per chi è nato sotto il Rubicone...: «Tornate in Terronia...». Insomma di tutto un po’.
Pomeriggio di relax
Relax (per vicini e passanti ) al pomeriggio: la donna dev’essere ghiotta di telenovelas e per qualche ora si distrae con la tv. Ma è tutt’altro che sprovveduta: perchè non appena vede apparire sulla piazza un’auto della locale Tenenza dei Carabinieri o della Polizia Locale si zittisce immediatamente. Per poi riprendere subito dopo con maggior vigore.
Indagine nazionale
Evidentemente i mesi passati a combattere il Covid ha lasciato nel comportamento delle persone strascichi pericolosi. Infatti da una recente indagine a livello nazionale risulta che la salute psicologica è peggiorata con i Tso (ovvero i Trattamenti Sanitari Obbligatori) in netto aumento.
Naturalmente noi restiamo a disposizione di chi volesse aggiungere o puntualizzare qualcosa... Ma, sicuramente, Ciriè è immune da tutto questo. O, almeno, si fa finta di nulla. Finchè non capiterà l’irreparabile. Poi tutti a dire: «Ma non si poteva intervenire prima?».