Accusa l’ex per atti persecutori, lui: «Mi ha portato via dei soldi»
Sotto processo a Ivrea un commerciante di Valperga che ha deposto davanti al giudice.
Accusa l’ex per atti persecutori, lui: «Mi ha portato via dei soldi». Sotto processo a Ivrea un commerciante di Valperga che ha deposto davanti al giudice.
Scambi reciproci di accuse
Si è tenuta, la scorsa settimana, al tribunale di Ivrea, un’udienza in un processo per stalking che coinvolge Valperga. I fatti risalgono a, ormai, quattro anni fa. A essere sotto accusa un ragazzo del paese, che proprio in quest’occasione ha testimoniato. Altro teste ascoltato il padre della ragazza che ha sporto denuncia. A confrontarsi in aula due visioni dei fatti abbastanza diverse. Da una parte la ragazza, difesa dall’avvocato Gianluca Vallero, che accusa l’ex fidanzato di comportamenti persecutori, una volta che la relazione è terminata. Dall’altra l’ex fidanzato, che non solo rifiuta l’etichetta del molestatore, ma contraccusa la donna di aver approfittato di lui sottraendogli dei soldi.
La ricostruzione dei fatti
Durante la sua testimonianza l’uomo, difeso dall’avvocato Giuliano Arimondo, ha sostenuto di non aver agito con l’intenzione di molestare l’ex, ma di aver cercato la ragazza solo per avere spiegazioni del perché fosse stato lasciato. «Nel corso della sua testimonianza - ricorda Arimondo - si è anche fatto riferimento a un’occasione durante la quale il mio assistito è andato a casa della ragazza cercando di parlarle. Un’occasione in cui ha suonato insistentemente al citofono. Non si è però mai avvicinato all’abitazione e quando sono usciti dei vicini ha semplicemente chiesto loro di avvisare la donna che voleva parlarle». La testimonianza è poi proseguita con il racconto di come la donna gli avrebbe sottratto dei soldi che teneva in negozio e di messaggi whatsapp nei quali lei, in modo offensivo, gli diceva di averlo solo preso in giro. Una ricostruzione che, riporta Vallero, la ragazza rigetta e nega.
Prossima udienza
«Da vittima si è ritrovata a essere accusata - evidenzia l’avvocato - e questo l’ha sconvolta. Noi, però, riteniamo di poter sostenere l’accusa di atti persecutori mossa all’ex fidanzato e che la ricostruzione di lui venga smentita. Sarà il giudice a vagliare i racconti di furto, che la mia assistita nega totalmente. I racconti dei testi dell’accusa confermerebbero una situazione di persecuzione». La prossima udienza è prevista per il 9 novembre quando verranno sentiti il padre e un amico dell’accusato. «I quali - preannuncia Arimondo - confermeranno il furto dei soldi». La discussione delle parti è per adesso fissata a febbraio.