Acqua sporca e blackout, i residenti di frazione Bastiglia a Borgiallo protestano
Doppia raccolta firme portata avanti da Franca Bertot.
Acqua sporca e blackout, i residenti di frazione Bastiglia a Borgiallo protestano. Doppia raccolta firme portata avanti da Franca Bertot.
Acqua sporca e blackout
Acqua sporca dai rubinetti di casa e blackout e sbalzi di corrente tutt’altro che sporadici. Sono le due principali criticità denunciate dai residenti di Bastiglia. Gli abitanti della piccola borgata di Borgiallo non vogliono più sentirsi dei «cittadini di serie B» e per questo motivo hanno deciso di far sentire la loro voce, attraverso ben due petizioni. Si tratta di una doppia raccolta firme, che è portata avanti con impegno e determinazione da Franca Bertot. La campagna di «moral suasion» si sta allargando giorno dopo giorno, coinvolgendo anche i «cugini» della vicina località Pianezze fino alla zona vicino al distributore Tamoil. A breve le due petizioni saranno inviate al Comune di Borgiallo e per conoscenza ai Carabinieri del Nas, alla Smat di Torino e all’Asl-To-4. L’obiettivo dell’iniziativa è di far accendere i riflettori sugli annosi disservizi con cui i residenti devono convivere da tempo.
Serve una soluzione tempestiva
Urge una soluzione tempestiva, spiega Franca Bertot: «Da decenni la qualità dell’acqua potabile che esce dai rubinetti delle nostre case è di qualità scadente. Presenta, ormai quasi costantemente, un colore che varia dal giallo-arancione fino al marrone. Senza parlare poi dei depositi solidi e di colore ferruginoso che lascia sulle pareti dei sanitari e che a volte sono perfino dannosi per l’ordinario utilizzo dell’acqua per il lavaggio di indumenti anche attraverso apparecchiature elettroniche. Siamo preoccupati, perché il sapore stesso dell’acqua ha un marcato accento terroso e metallico, spiacevole al gusto. Chiediamo, quindi, al comune e a Smat di fare tutte le verifiche del caso e se necessario provvedere alla sostituzione delle tubature obsolete ed eventualmente non più conformi».
Corrente «ballerina»
A far disperare i firmatari della lettera c’è poi la questione corrente: «Da decenni dobbiamo fare i conti con giornate e nottate intere senza energia elettrica. Queste continue interruzioni, a volte segnalate dal Comune con avvisi cartacei mal esposti, sono dannose per gli elettrodomestici di casa ma soprattutto sono un disagio chi, specie in questo periodo di pandemia, vive in zona e lavora e studia da remoto. E’ un problema connesso al fatto che le linee elettriche sono invase dagli alberi. In via Rubela, per esempio, si trova una pianta più alta delle case adiacenti il cui fogliame tocca i fili elettrici e telefonici. C’è un’ordinanza datata 2019 del sindaco che parla chiaro: gli alberi distanti meno di tre metri dai punti luce dovevano essere tagliati, ma nessuno, privati o Autorità preposte, ha provveduto a mettere in sicurezza quelle aree. Idem per la strada che porta in frazione. Paghiamo regolarmente le bollette e abbiamo diritto a un servizio impeccabile».
Così parla il sindaco
Sulle criticità il sindaco borgiallese, Franca Cargnello, spiega: «Sono problemi che conosciamo, ma tocca a Enel e Smat risolverli. Noi abbiamo fatto le dovute segnalazioni. In particolare, per quanto riguarda le interruzioni nell’erogazione della corrente dovrebbe trattarsi di criticità connesse a centraline elettriche vetuste e quindi da sostituire. L’ordinanza per il taglio degli alberi è stata fatta preventivamente per dare modo ai privati di organizzarsi e provvedere. Come comune abbiamo già in programma un taglio generalizzato delle piante lungo l