Addio a Bettazzi tutta la Curia è in lutto
Ivrea ha proclamato il lutto cittadino per martedì 18 luglio 2023, giorno di svolgimento del funerale e l'esposizione a mezz'asta della bandiera comunale.
Addio a Bettazzi tutta la Curia è in lutto per la morte del Monsignor che ha lasciato la vita terrena per la casa del Padre accompagnato dalla Vergine del Carmelo. Avrebbe compiuto a novembre 100 anni. La Città di Ivrea si stringe nel ricordo di Monsignor Luigi Bettazzi e interpretando il sentimento di profondo cordoglio dell'intera cittadinanza, l’Amministrazione proclama il lutto cittadino per martedì 18 luglio 2023, giorno di svolgimento del funerale e l'esposizione a mezz'asta della bandiera comunale. Ultimo testimone del Concilio Vaticano II, Mons. Bettazzi nei suoi lunghi anni di episcopato a Ivrea, e negli anni più recenti di presenza vigile e partecipe presso il Castello di Albiano, ha contribuito in modo significativo a costruire nella nostra comunità la cultura della pace e della giustizia, dell’apertura agli ultimi, agli esclusi, agli stranieri, incarnando una visione di Chiesa aperta al mondo e schierata con i più deboli. L’Amministrazione, a nome di tutta la città, lo ringrazia per la sua testimonianza coraggiosa e coerente e si impegna a tenere vivi i suoi ideali e la sua visione.
Addio a Bettazzi
Domenica 16 luglio 2023, nel cuore della notte intorno alle 4, Monsignor Luigi Bettazzi ha lasciato la vita terrena per la casa del Padre accompagnato dalla Vergine del Carmelo. Monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea e padre conciliare del Vaticano II, è stato sino all'ultimo un punto di riferimento importante per il mondo ecclesiastico del Chivassese.
Era il 1946
Il l4 agosto 1946 fu ordinato presbitero, nella cappella del Rosario all'interno della basilica patriarcale di San Domenico a Bologna, dal cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano. Si laureò in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in filosofia presso l'Università degli Studi Alma Mater di Bologna. In giovinezza abbracciò le posizioni del personalismo cristiano. A Bologna insegnò presso il Pontificio Seminario Regionale e fu impegnato nei movimenti giovanili, in qualità di assistente diocesano e vice-assistente nazionale degli universitari cattolici della FUCI.
Divenne vescovo
Il 10 agosto 1963 papa Paolo VI lo nominò vescovo titolare di Tagaste e vescovo ausiliare di Bologna. Il 4 ottobre successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Petronio a Bologna, dal cardinale Giacomo Lercaro, co-consacranti i vescovi Gilberto Baroni e Franco Costa. Partecipò a tre sessioni del Concilio Vaticano II citando, il 4 ottobre 1965, il filosofo Antonio Rosmini, autore dell'opera Cinque Piaghe della Santa Chiesa, allora ancora all'Indice dei libri proibiti della Chiesa. È l'unico vescovo italiano presente al Concilio Vaticano II oggi vivente.
Nel 1966 in Canavese
Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966 fu nominato vescovo di Ivrea dallo stesso papa; succedette ad Albino Mensa, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Vercelli. Il 15 gennaio 1967 prese possesso della diocesi. E all'alba del secolo di vita, avrebbe compiuto 100 anni a novembre, si è spento.