Il ricordo

Addio ad Alberto Oria un vero capitano d'industria

con lui Cuorgné perde un pezzo importante della sua storia imprenditoriale

Addio ad Alberto Oria un vero capitano d'industria
Pubblicato:

Addio ad Alberto Oria con lui Cuorgné perde un pezzo importante della sua storia imprenditoriale.

Addio ad Alberto Oria

Cuorgnè perde un pezzo importante della sua storia «imprenditoriale» e produttiva, dovendo dire addio ad protagonista del comparto, un «capitano d’industria» di razza che teneva insieme tradizione ed innovazione. Si tratta di Alberto Oria, scomparso all’età di 91 anni.

Per tutti, Bertino

«Bertino», come era conosciuto e chiamato da tutti in paese, era un cuorgnatese «doc», ben voluto e stimato dalla comunità locale. Era nato all’ombra della torre di Carlevato nel 1929 e per tutta la vita ha coltivato con impegno, lungimiranza e professionalità una vera, unica e grande passione: la meccanica. Alberto Oria comincia a lavorare giovanissimo, con un sogno da realizzare nel cassetto. Frequenta le scuole professionali serali ed insieme al padre compra il primo tornio. E’ il primo passo, l’inizio di una bella avventura. Iniziano i primi lavoretti e grazie alla sua grande manualità e precisione, di lì a poco, nel 1954, nasce la Oria s.n.c..

Lavorazioni meccaniche

Le commesse aumentano e la ditta si guadagna con merito diritto di cittadinanza nel settore delle lavorazioni meccaniche per conto terzi. La Oria è tutt’oggi una realtà artigianale, (composta da 7 persone), e tra alti e bassi fisiologici soggetti all’andamento del mercato, si è mantenuta nel tempo, grazie alla sua stabilità, come punto di riferimento per i clienti. Attualmente vede attivamente coinvolti nella strategia e nell’operatività dell’Azienda, la terza generazione familiare. Martedì 22 giugno, in tanti si sono dati appuntamento sul sagrato della Chiesa Parrocchiale di San Dalmazzo per accompagnare, nel rispetto delle norme anti Covid-19, Alberto Oria nel suo ultimo viaggio terreno.

Il Toro e il Vallorco

Appassionato di calcio, tifosissimo granata e del Vallorco, la squadra della sua amata Cuorgnè, città in cui è nato e che non ha mai lasciato, «Bertino» lascia l’adorata moglie Marisa Poletto, sposata nel 1955, e i figli Gian Piero con Denise, Marina con Daniele, i nipoti Nadia con Riccardo e Andrea con Francesca, oltre alla cognata Rina e al cugino Vittorino.

Seguici sui nostri canali