UNA TERRIBILE NOTIZIA

Addio al dottore Marco Vacchetta oculista all’Asl To4

Si era recato sulle piste della Valle d’Aosta quando è stato colto da un improvviso malore

Addio al dottore Marco Vacchetta oculista all’Asl To4
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Improvvisa scomparsa del dottor Marco Vacchetta, 63 anni, che ha svolto per almeno un ventennio la sua opera di oculista presso l' Asl T0 4, nei plessi di Lanzo e Ciriè, fino al settembre 2020, quando è andato in pensione.

Addio al dottore Marco Vacchetta oculista all’Asl To4

La tragica notizia della scomparsa di Marco Vacchetta, 63 anni, ha sconvolto il territorio. Si era recato sulle piste della Valle d’Aosta sabato 21 quando è stato colto da un improvviso malore. Inutile l’intervento del soccorso alpino che ha tentato di salvarlo da un arresto cardiaco che gli è stato fatale. Marco Vacchetta si era laureato in medicina e chirurgia, specializzandosi in oftalmologia. Era uno stimato oculista, molto esperto in interventi chirurgici, ed esercitava la sua professione presso uno studio medico sia di Montanaro che di Rivoli, nonchè all’interno di strutture private di Torino. Era stato Dirigente Medico di primo livello presso l’Asl di Torino all’Ospedale di Ciriè.

Una persona molto apprezzata

Molto apprezzato dai suoi pazienti, ma anche dai suoi colleghi di lavoro che hanno avuto il privilegio di ricevere da lui preziosi consigli. A ricordarlo è il medico di famiglia di Montanaro, Antonino Careri. «Marco è stato per me non solo un carissimo amico, ma pure un fratello, conoscendoci da oltre trent’anni - riferisce il medico Careri - Ci ha lasciati troppo presto, inaspettatamente. Lo avevo incontrato solo poco tempo fa e tutto mi potevo immaginare, ma mai che sarebbe stata l’ultima volta che ci vedevamo. E’ una tragedia che ci ha colto impreparati, sono rimasto con una grande tristezza addosso. Era un ottimo professionista, intelligente ed intuitivo, che curava con serietà e, nello stesso tempo, con profonda umanità i suoi pazienti. Dall’animo buono e disponibile, aveva un carattere allegro, gioviale. Lo ricordo sempre sorridente. Marco era un amante della vita, quella vita che non è stata clemente con lui: nonostante avesse, tempo fa, subito l’amputazione di un arto a causa di una malattia, ha dimostrato di possedere un coraggio ed una forza non comuni che sono adesso di esempio per noi tutti». Era inoltre un gran sportivo, amante della natura. «Marco era un bravo giocatore di tennis - ricorda il medico Careri - Era un esperto di slittino in montagna, e mentre praticava quell’attività che tanto amava, il destino ce l’ha portato via, proprio il giorno dopo il suo compleanno».

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