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Allarme ludopatia in Italia, in Piemonte però c'è un calo

Domenico Rossi: "Il Piemonte si distingue positivamente nel quadro nazionale".

Allarme ludopatia in Italia, in Piemonte però c'è un calo
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Gli italiani hanno perso 19,45 miliardi di euro giocando d’azzardo nel 2019 con un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente “e c’è ancora chi fa finta che il gioco d’azzardo patologico non sia un’emergenza sociale e sanitaria che colpisce soprattutto le fasce più fragili della popolazione” afferma il consigliere regionale novarese Domenico Rossi.

Allarme ludopatia

“I dati del il Libro Blu 2019, che riporta i dati principali sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia, cancellano ogni dubbio sulla necessità di normare il settore, eppure il centrodestra al governo della Regione insiste nel voler modificare la norma regionale per la prevenzione e contrasto al Gioco d’azzardo Patologico”.

Piemonte controtendenza

“Una pervicacia che non si ferma neppure di fronte all’evidenza dei numeri che evidenziano come il Piemonte si distingue positivamente nel quadro nazionale. Elaborando i dati sulla base del report di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, emerge, infatti, che la raccolta del gioco fisico a livello nazionale dal 2017 al 2019 è stabile (-0,8%) mentre in Piemonte diminuisce del 6,2%. Nello stesso periodo, ovvero dopo l’entrata in vigore della legge, inoltre, a livello nazionale si perde di più (+0,42%) mentre in Piemonte sensibilmente meno (-9,2%) con un risparmio per le tasche dei piemontesi di circa 106 milioni di euro.

Nonostante la distanza dai luoghi sensibili sia stata applicata con difficoltà e ritardo per le sale, malgrado una campagna di sensibilizzazione approvata e finanziata con 600mila euro ma mai avviata dall’attuale giunta, l’obiettivo di rendere meno pervasiva l’offerta di gioco è stato pienamente centrato.

Lotta alle lobby

Per questo motivo, come relatore di minoranza per il Partito Democratico, non smetterò di dare battaglia al centrodestra che intende modificarla, vanificandone i benefici in favore delle lobby del gioco”.

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