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All’inferno e ritorno: la storia di Roccia, un meticcio salvato dalla Lida Ciriè

Per 14 giorni ha vissuto al buio in un garage senza cibo né acqua, dopo che il padrone era stato arrestato.

All’inferno e ritorno: la storia di Roccia, un meticcio salvato dalla Lida Ciriè
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All’inferno e ritorno. Il meticcio di Border Collie «Roccia», dopo settimane d’angoscia, può tornare a una vita fatta di carezze e gesti d’affetto. Infatti adesso fa parte di una vera famiglia che lo assiste, facendogli superare l’handicap della cecità.

All’inferno e ritorno

Nei giorni scorsi il Tribunale e la Procura di Ivrea, molto sensibili al caso, lo hanno affidato ufficialmente a Patrizia Rossotti , volontaria del canile-gattile di Moncalieri, "Albero di Mais".

Così "Roccia" il nome gli è stato dato dai volontari della Lida di Ciriè proprio per la forza d’animo e la volontà dimostrata nei 14 giorni trascorsi chiuso al buio nel garage. "Una terribile vicenda conclusasi con il lieto fine - interviene Laura Masutti - perchè è sin troppo facile adottare cuccioli ma è raro che vi siano famiglie che si prendano a cuore un “caso” come quello del povero Border Collie purtroppo non vedente. Davvero un gesto di grande sensibilità".

Il dramma

Dalla vigilia di Natale, per ben 14 giorni, «Roccia» era rimasto senza mangiare e bere. Chiuso in un garage, in mezzo ai rifiuti. Così lo avevano trovato Laura Masutti, responsabile della Lida di Ciriè e Valli di Lanzo e i carabinieri della Tenenza di Ciriè. Il quattro zampe era stato rinchiuso lì dentro da quando il suo proprietario, un 36enne, era finito in carcere per stalking il 24 dicembre. Tramite il suo legale, l'uomo, dopo 14 giorni, aveva fornito le indicazioni per trovare il cane, ormai allo stremo delle forze e affidato a una clinica veterinaria. Con le spese pagate interamente dalla Lida Ciriè.

Segnalato per maltrattamenti

Il padrone era già stato segnalato per maltrattamenti sugli animali. Infatti gli agenti della Polizia Locale di Ciriè gli avevano sequestrato un altro cane. Per questo la Lida Ciriè-Valli di Lanzo chiederà al Tribunale di Ivrea di emettere dei decreti di interdizione per la custodia di animali nei confronti di chi è già stato segnalato per maltrattamenti.

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